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Paralimpiadi di Parigi, Bernard: "Il mio bronzo dedicato a civili che pagano il prezzo più alto delle guerre"

L'Atleta paralimpico e vittima civile di guerra, ha conquistato ieri il terzo posto a bordo del suo tandem con guida Davide Plebani, nei 4mila inseguimento individuale, presso il velodromo di Saint-Quentin-en-Yvelines

(Fotogramma)
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30 agosto 2024 | 12.17
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E' il podio numero 600 di sempre alla Paralimpiadi per l'Italia, ma anche la prima medaglia a Parigi 2024, il bronzo conquistato ieri da Lorenzo Bernard, atleta paralimpico e vittima civile di guerra, a bordo del suo tandem, insieme alla guida Davide Plebani, nei 4mila inseguimento individuale presso il velodromo di Saint-Quentin-en-Yvelines alle Paralimpiadi di Parigi. La pedalata di Lorenzo ha un forte valore simbolico perché l’atleta, classe ’97, nato a Novalesa, nel 2013 a soli 15 anni, è rimasto vittima dell’esplosione di un ordigno bellico della Seconda Guerra Mondiale: una bomba a mano scambiata per un lumino da cimitero gli ha portato via la vista rendendolo una vittima civile di guerra. Per questo motivo - e per il suo impegno con l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra di cui è Consigliere della sede piemontese, presieduta da Nicolas Marzolino, l’amico che nel 2013, nel suo stesso incidente, ha perso la vista e la mano destra - dedica questa medaglia a quanti, soprattutto giovani e bambini, vivono la guerra nei tanti teatri di conflitto contemporanei: “I civili pagano il prezzo più alto della guerra, vediamo tutti le sofferenze delle popolazioni coinvolte. Per me, che porto sul corpo il segno indelebile di un ordigno risalente al Secondo conflitto mondiale, combattuto quando non ero neanche ancora nato, è terribile vedere che il passato non ha insegnato nulla. La guerra è un orrore, è la negazione della vita e di ogni possibilità, per questo mi unisco alla voce dei tanti che chiedono un immediato cessate il fuoco nelle tante, troppe, guerre che si combattono ancora nel mondo”.

Bernard e Plebani, arrivati davanti agli olandesi Vincent ter Schure e Timo Fransen di oltre 3 secondi, hanno fatto degli ottimi tempi: 4:04.613 nella finale, migliorandosi di 4 secondi rispetto ai Mondiali di marzo a Rio De Janeiro dove avevano portato a casa il bronzo. E nelle qualificazioni di oggi avevano portato a casa un tempo ancora migliore, il segno che questa coppia ha ancora tanto potenziale, considerando anche che si allena insieme solo da un anno.

L’agenda del tandem di Bernard e Plebani prosegue, i prossimi appuntamenti di questa avventura parigina sono per l’1 settembre con lo sprint su i 1000 metri, il 4 settembre con il crono su strada e il 6 con la gara in linea. Il bronzo è un grande successo con un messaggio importante che incarna le possibilità di riscatto che possono dare lo sport e l’impegno civile. Lorenzo prosegue così una brillante carriera sportiva, varia e ricca di vittorie: proprio a Parigi, nel 2020, ha stabilito il record mondiale nel pararowing indoor. Nel canottaggio era arrivato quinto alle Paralimpiadi di Tokyo e poi ha scelto il ciclismo ottenendo, in poco tempo, grandi risultati.

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