Ventiseienne fiorentina, era al suo esordio olimpico
Ha interpretato alla perfezione la gara nelle insidiose acque della Senna e ha portato a casa la medaglia di bronzo nella 10 km femminile al suo esordio ai Giochi olimpici: la ventiseienne Ginevra Taddeucci è la nuova campionessa azzurra del nuoto di fondo a Parigi 2024.
Nata a Firenze nel maggio del 1997, ha iniziato a nuotare a nove anni nella stessa piscina frequentata dal cugino e da subito ha mostrato talento. Con il passare del tempo, ha dato sfogo alle sue qualità di fondista, scegliendo di gareggiare in mare e nelle lunghe distanze. Da sempre contraddistinta da uno spiccato senso di gruppo, apprezza in modo particolare gareggiare in staffetta.
Proprio la staffetta le ha regalato le sue prime vittorie importanti: il bronzo nella 6 km a squadre ai mondiali di Budapest 2022 e l'oro nella stessa categoria ai mondiali di Fukuoka 2023. Nel suo palmares ci sono la medaglia d'argento nella 10 km e la medaglia d'oro nella 5 km a squadre, entrambe conquistate agli Europei di Roma ne 2022, e poi due argenti vinti agli Europei di Belgrado 2024, nei 5 km e nei 5 km a squadre.
Tesserata per Fiamme Oro e CC Napoli, Taddeucci è allenata da Giovanni Pistelli. Per abbassare la tensione durante le gare canticchia i tormentoni del momento: è una tecnica che l'aiuta a rilassarsi e a far passare il tempo più rapidamente.
Quelle di Parigi 2024 sono state le sue prime Olimpiadi. "Mi sono qualificata in extremis, dopo aver mancato il pass a Doha. Non credevo di vincere una medaglia, quando ho toccato al traguardo ho pensato ci fosse anche qualcun altro davanti. Poi ho visto il tabellone...", ha dichiarato a RaiSport, trattenendo a stento le lacrime. "La gara - ha spiegato - è stata complicata: la corrente era terribile, ad un certo punto ti risucchiava in una specie di imbuto. In un tratto ho faticato moltissimo, quando ho visto che Johnson e van Rouwendaal acceleravano mi sono agganciata. Alla fine ero cotta, ho cercato di rimanere con loro e di resistere".
Una prova difficile quella nella Senna, dopo le polemiche legate alla qualità dell'acqua e dopo gli allenamenti saltati, eppure superata brillantemente da Taddeucci che con un tempo di 2h03'42"8 ha portato a casa il terzo posto sul podio più importante al mondo. Meglio di lei solo l'olandese Sharon Van Rouwendaal che, otto anni dopo l'oro a Rio 2016, trionfa in 2h03'34"42 e l'australiana Moesha Johnson che con un tempo di 2h03'39"7 ha portato a casa la medaglia d'argento.