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Nuovo docu-reality su Rai2, ne 'Il Collegio' 18 teenager in viaggio attraverso il tempo

Foto di classe dei protagonisti de  'Il Collegio'
Foto di classe dei protagonisti de 'Il Collegio'
28 dicembre 2016 | 12.45
LETTURA: 4 minuti

Arriva per la prima volta in tv 'Il Collegio', un docu-reality in onda da lunedì 2 gennaio alle 21.20 su Rai2, inedito esperimento sociale prodotto da Magnolia che mescola i linguaggi dell’observational documentary e del reality show. In quattro puntate settimanali, 18 teenager saranno protagonisti di un particolare viaggio nel tempo che li trasporterà nel 1960 nel Collegio Convitto di Celana a Caprino Bergamasco per un’esperienza educativa di formazione e di relazioni molto diversa e lontana dalla loro realtà quotidiana. Giancarlo Magalli sarà la voce narrante del programma. Il 15 novembre del 1960 la Rai manda in onda la prima puntata della trasmissione 'Non è mai troppo tardi'. Attraverso quell’esperimento televisivo il maestro Manzi ha alfabetizzato milioni di italiani che ancora non sapevano leggere e scrivere.

Dopo 56 anni 'Il Collegio' si propone di 'alfabetizzare' un gruppo di adolescenti alla disciplina e al sapere di quello stesso anno. Il loro obiettivo didattico sarà quello di ottenere la Licenza di Scuola Media del 1960, la stessa che i loro nonni hanno dovuto conseguire. Il Collegio è un esperimento di 'ritorno al passato' che mira ad aiutare un gruppo di ragazzi tra i 14 e i 17 anni a 'rientrare nel futuro' più forti e consapevoli di ciò che li ha preceduti. Genitori in piena crisi di autorità chiedono a 'Il Collegio' un metodo educativo alternativo, un inedito ritorno ai principi della 'vecchia' scuola.

Gli studenti, catapultati in questa epoca, dovranno imparare poesie a memoria, avere una bella calligrafia, alzarsi in piedi quando entra il professore, finire tutto quello che si ha nel piatto e soprattutto fare i compiti senza Wikipedia, senza lo smartphone o senza avere davanti tv, computer e musica accesi contemporaneamente. Che effetti avrà sulla loro attenzione? Impareranno i ragazzi a dire 'mi piaci' senza usare un emoji? E a divertirsi senza la playstation con quei giochi che una volta si facevano in cortile? Gli 'sdraiati' di oggi, per dirla come Michele Serra, insofferenti all’autorità e spesso ritenuti indolenti si scontreranno con un metodo e una disciplina ferrea e un rigore comportamentale ormai fuori moda difficile da affrontare. A 7 professori, 1 preside e 2 sorveglianti il compito di istruirli al meglio per la prova finale. Grazie anche al ricco archivio dalle teche Rai sarà possibile rivedere attraverso il televisore e il giradischi che gli studenti troveranno nella sala ricreativa alcuni scorci del palinsesto di quegli anni e riascoltare le hit più gettonate.

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