I Papaboys promuovono a pieni voti Achille Lauro che al Festival di Sanremo ieri, durante l’esibizione, ha pianto sangue. "E’ la cosa migliore sul palco- dice all’Adnkronos Daniele Venturi, leader dei Papaboys -. E’ un artista geniale, provocatore ma il nostro mondo deve cogliere le differenze tra uno che sta profondamente dalla parte nostra e uno che è contro come poteva essere Marilyn Manson. Achille Lauro è un ragazzo italiano che viene dalle periferie e alza il grido a modo suo. Bisogna prendere la sua grandezza dal lato del dolore e della sua sensibilità".
C’è chi nella esibizione dell’artista ha visto qualcosa ai limiti della blasfemia paragonando le sue lacrime di sangue a quelle della Madonna di Civitavecchia. "Lauro è un ragazzo che viene dalle periferie e che grida a modo suo. Anche se vagamente trasgressivo- osserva il leader dei Papaboys che preparando un video di musica cattolica si e’ ispirato nientedimeno che a Lauro - è potente. Quanti di noi dicono al Signore ‘Salvami!’ La sua canzone è un grido di aiuto, una preghiera".