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Musica: il Conclave apre le porte, DG pubblica 'Habemus Papam'

Un doppio album che rende fruibile a tutti per la prima volta la 'colonna sonora' dell'elezione di un Pontefice, in questo caso quella di Bergoglio (Fotogallery). Ed è anche il primo frutto dell'accordo tra la prestigiosa etichetta discografica tedesca e la Cappella Musicale Pontificia 'Sistina'. Monsignor Palombella: "Progetto approvato con favore da Papa Francesco"

Il direttore della divisione Classica Universal, Gratton, consegna a Papa Francesco la copia di 'Habemus Papam'
Il direttore della divisione Classica Universal, Gratton, consegna a Papa Francesco la copia di 'Habemus Papam'
13 novembre 2014 | 15.49
LETTURA: 5 minuti

"La prima documentazione storica, fruibile a tutti, della musica di un Conclave". Così monsignor Massimo Palombella, direttore della Cappella Musicale Pontificia 'Sistina', ha presentato oggi nella Sala Stampa Vaticana 'Habemus Papam', il doppio Cd frutto di un accordo tra la 'Sistina' e l'etichetta Deutsche Grammophon, che raccoglie le musiche eseguite dal Coro della Cappella Pontificia durante il Conclave per l'elezione di Papa Francesco (Fotogallery). Si tratta di documenti mai pubblicati in passato e quindi straordinari, non solo dal punto di vista musicale, ma anche da quello storico. Un progetto, ha sottolineato Palombella "approvato con favore da Papa Francesco", il quale ha ricevuto la copia del cd la scorsa settimana "ed è sembrato molto compiaciuto", ha detto Mirko Gratton, direttore della divisione Classica della Universal. /VIDEO

Tra i brani presenti nel doppio cd, spiccano due 'perle' della tradizione musicale sacra: l'offertorio 'Sicut in holocaustis' e il mottetto 'Tu es pastor ovium', entrambi di Giovanni Pierluigi da Palestrina, il secondo composto il 1 maggio del 1585 per l'elezione di Papa Sisto V. Inoltre l'album della famosa etichetta gialla raccoglie anche l'annuncio della nomina, l'Habemus Papam per l'appunto, e il primo discorso di Bergoglio appena eletto Papa con il nome Francesco.

"La musica deve diventare sempre più una realtà con un posto nella quotidianità, anche se si tratta di musica raffinata come quella contenuta in questo album", ha detto il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, sottolineando che seppur non coinvolto direttamente nella realizzazione di questo Cd, è stato l'unico fra quelli presenti oggi in sala stampa a "partecipare in qualità di cardinale elettore, al Conclave, e ad avere ascoltato dal vivo quelle musiche".

Mons. Ravasi, necessario dialogo tra chiesa e musica colta contemporanea

Ravasi ha ricordato la necessità del dialogo tra la Chiesa e la "musica colta contemporanea", ricordando la presenza del compositore Arvo Paert come membro del Pontificio Consiglio da lui presieduto. Ma anche quello con "la musica dei giovani, che è il loro linguaggio e per certi versi un vero e proprio esperanto. Il ragazzo medio, che si isola per strada immerso nell'ascolto della sua musica con le cuffiette, non si limita a un'esperienza primordiale -ha detto Ravasi- con il ritmo binario elementare di quella musica, ma ne vive una più profonda".

Pur assolvendo rap, rock e hip hop, Ravasi ha sottolineato che "non è con questi generi che la Sistina deve dialogare, ma con la musica contemporanea colta, unendo tradizione e modernità. Chissà, magari potrebbe nascere un nuovo Mozart...". E citando Bach ("Il finis e la causa finale della musica non dovrebbero mai essere altro che la gloria di Dio e la ricreazione della mente"), ha concluso con l'auspicio "che non siano solo i credenti ad ascoltare questo cd".

L'accordo siglato tra la Dg e la 'Sistina', "concreto rispondere al mandato affidatole dal Concilio Vaticano II di dialogare con la modernità soprattutto in ambito liturgico" ha detto Palombella, ha un doppio aspetto produttivo: un cd all'anno per i grandi eventi, e una serie di registrazioni in studio con il Coro della Sistina di alcuni capolavori del passato noti e meno noti, che rivivranno grazie alle nuove interpretazioni. E grazie alla collaborazione con gli avanzatissimi studi di registrazione di Radio Vaticana, coinvolta nell'iniziativa, che, come ha ricordato il suo direttore Padre Federico Lombardi, "ha un'attività di registrazione del suono con microfoni di ultimissima generazione, che porta avanti da anni in collaborazione con il centro ricerche e Innovazioni tecnologiche della Rai".

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