Il giovane regista premiato con 'Thriller' per il miglior corto: "Sono al lavoro su una commedia girata tra Napoli e Parigi, con gli anziani come protagonisti" (Videointervista)
"Ho percepito il clima pesante ieri sera alla cerimonia di premiazione dei David solo quando è entrato in sala Gabriele Muccino. Poverino, non è stato applaudito da nessuno". Giuseppe Marco Albano, il trentenne regista che ieri con 'Thriller' ha vinto il David di Donatello per il miglior corto, racconta all'Adnkronos il clima di tensione che ha accompagnato la presenza di Muccino alla cerimonia di consegna degli 'Oscar italiani', che lo stesso regista di 'Ricordati di me' stamattina su twitter ha stigmatizzato: "Sembrava volassero più coltelli che in una macelleria". "Nessuno si aspettava l'arrivo di Muccino - spiega Albano - e nessuno si aspettava un David a lui che ormai vive in America. Lui è venuto a ritirarlo, ma non è stato assolutamente apprezzato dal cinema italiano" (Videointervista).
Albano, che confessa di avere provato una "grande emozione vincendo il David di Donatello, un premio che sognavo fin da bambino", rivela di stare lavorando a un lungometraggio: "Lo sto scrivendo con altri due sceneggiatori e affronta una tematica importante, quella degli anziani, che saranno i protagonisti di questa commedia ambientata tra Napoli e Parigi. Sarà una commedia italiana - spiega Albano -con la quale spero di fare un salto di qualità. Ma non posso ancora dire nulla su produttori, attori o altro".
Intanto il giovane Albano si gode la soddisfazione del suo primo David, che "condivido con tutti quelli che hanno lavorato al film, prodotto da Angelo Troiano e finanziato grazie al contributo dell'Apulia Film Commission. In realtà - sottolinea - il film ha vinto tanti premi fin dalla sua partenza al Giffoni dello scorso anno, ma la vittoria del David è un sogno che si avvera".
Con 'Thriller', ambientato a Taranto, Albano ha dato il suo piccolo contributo alla città tormentata dall'inquinamento e dall'attenzione mediatica legata principalmente all'Ilva: "Taranto non è solo Ilva - puntualizza Albano, che è nato nel capoluogo pugliese nonostante viva in Basilicata - è anche una straordinaria città dove proprio per questo abbiamo voluto realizzare 'Thriller', film che vuole fare riflettere, con la consapevolezza di non potere risolvere i problemi della città, che sono non solo ambientali ma anche occupazionali, ma vuole anche affrontare questa tematica facendo sorridere. Ed è forse questo aspetto che ha colpito la giuria dei David", afferma il regista.
'Thriller' inoltre "è un omaggio a Michael Jackson che era un mio mito come lo è del protagonista Michele, che balla benissimo e vuole lasciare Taranto per andare a Roma e partecipare a un talent show televisivo, per ballare finalmente in tv come il suo amato Michael Jackson".
Infine un commento sui nove David andati ad 'Anime Nere' di Francesco Munzi: "E' il capolavoro del cinema italiano - afferma il giovane regista - che, a mio parere, avrebbe dovuto rappresentare l'Italia agli Oscar. E' un film straordinario di un grande regista con un cast eccezionale. Nove David li ha meritati tutti e forse avrebbe dovuto prenderne di più. Una delle attrici del film, Anna Ferruzzo, interpreta la parte della mamma di Michele nel mio 'Thriller' e per farlo ha rubato tre giorni alle riprese di 'Anime nere'", conclude Albano.