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Addio a Ennio Morricone

Per il Premio Oscar fatale una caduta con rottura del femore. Venerato maestro del mondo cinematografico, con il suo talento musicale ha reso indimenticabile il western all'italiana. La musica per il compagno di scuola Sergio Leone. Mattarella: "Artista insigne e geniale". Il premier Conte: "Infinita riconoscenza". Franceschini: "Giorno triste per la cultura". Oltre 400 colonne sonore in 40 anni di carriera. L'ultimo riconoscimento il 5 giugno scorso. Il compositore protagonista dell'avanguardia romana. L'ultimo messaggio: "Funerali privati, non voglio disturbare"

Fotogramma /Ipa
Fotogramma /Ipa
06 luglio 2020 | 08.47
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E' morto nella notte in una clinica romana Ennio Morricone. Aveva 91 anni. Il compositore Premio Oscar era caduto e si era rotto il femore, un incidente che gli è stato fatale. Vincitore di due Oscar, Morricone ha anche vinto con le sue colonne sonore tre Grammy Awards, quattro Golden Globes, sei Bafta, dieci David di Donatello, undici Nastri d'argento, due European Film Awards, un Leone d'Oro alla carriera e un Polar Music Prize. Nel 2017 ha ricevuto l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana. Era Accademico di Santa Cecilia.

Il decesso è avvenuto alle 2.20 per "complicazioni post-operatorie" dopo la caduta. Lo ha detto il legale, avvocato Giorgio Assumma, ai cronisti. "Per quanto mi risulta, negli ultimi tempi non stava lavorando. Ma considerando il suo carattere non escludo che in qualche momento si sia messo a scrivere", dice ancora l'avvocato. La moglie del Maestro "è caduta nel pieno silenzio rispettando anche l'umiltà" del marito "che ha voluto che non si desse pubblicità alla sua morte". Alle esequie parteciperanno "solo i familiari e forse uno-due amici".

I funerali, in forma privata, si sono già celebrati.

Venerato maestro del mondo cinematografico, Ennio Morricone ha arricchito centinaia di film con il suo talento musicale, costruendo, dall'Italia, la sua reputazione con le musiche per leggendarie pellicole ambientate nel selvaggio West americano.

Oltre 400 colonne sonore in 40 anni di carriera

Il compositore protagonista dell'avanguardia romana

Morricone è famoso per le colonne sonore per i film western all'italiana, collaborando con registi come Sergio Leone, Duccio Tessari e Sergio Corbucci, con titoli come la Trilogia del dollaro, Una pistola per Ringo, La resa dei conti, Il grande silenzio, Il mercenario, Il mio nome è Nessuno e la Trilogia del tempo. Tra i tanti film musicati anche Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore e Novecento di Bernardo Bertolucci. Nel 2007 Morricone ha ricevuto il premio Oscar alla carriera, dopo essere stato nominato per 5 volte. Nel 2016 ha ottenuto il suo secondo Oscar per le partiture del film di Quentin Tarantino "The Hateful Eight", per la quale si è aggiudicato anche il Golden Globe. Sempre ne 2016 gli è stata attribuita una stella nella celebre Hollywood Walk of Fame.

La musica per il compagno di scuola Sergio Leone

Nell'ambito della musica assoluta, Morricone ha composto oltre cento opere per diverse formazioni musicali, tra cui "Concerto per flauto, violoncello e orchestra" (1984); "Frammenti di Eros per soprano, piano e orchestra" (1985); "Cantata per l'Europa per soprano, due voci recitative, coro e orchestra" (1988); "Ut per tromba, percussioni e archi" (1991), "Epitaffi sparsi per soprano e pianoforte" (1991-93); il balletto "Gesto azione" (1995); il debutto operistico con "Partenope. Musica per la sirena di Napoli" (1996), su libretto di Sandro Cappelletto e Guido Barbieri; "Non devi dimenticare" (1998), in memoria delle vittime della strage del 2 agosto 1980 a Bologna; la cantata "Per i bambini morti di mafia" (1999), su testi di Luciano Violante; "Metamorfosi di Violetta", per quartetto d'archi e clarinetto (2001); "Voci dal silenzio per voce, coro, coro registrato e orchestra" (2002); "Cantata Narrazione per Padre Pio" (2004).

L'ultimo riconoscimento il 5 giugno scorso

Mattarella: "Artista insigne e geniale"

"Ricorderemo sempre, con infinita riconoscenza, il genio artistico del Maestro #EnnioMorricone. Ci ha fatto sognare, emozionare, riflettere, scrivendo note memorabili che rimarranno indelebili nella storia della musica e del cinema". Lo scrive su Twitter il premier Giuseppe Conte.

"Un giorno triste per la cultura, con Ennio Morricone ci lascia uno dei grandi maestri italiani, un musicista di raffinata bravura che con le sue melodie ha saputo emozionare e far sognare il mondo intero che lo ha ricambiato con i più importanti premi e riconoscimenti, a partire dagli Oscar per le sue leggendarie colonne sonore”. Così il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini si stringe alla famiglia di Ennio Morricone. “Ho avuto la fortuna di incontrarlo e non scorderò quell’energia e quella forza che era capace di trasmettere anche con il solo sguardo. Sono vicino ai familiari in questa triste giornata”, conclude Franceschini.

"INSEGUENDO QUEL SUONO" - Nel 2001 Ennio Morricone ha pubblicato "Comporre per il cinema. Teoria e prassi della musica nel film" (Marsilio), scritto in collaborazione con Sergio Miceli. Nel libro affronta l'argomento da un punto di vista sia teorico sia tecnico-metodologico, offrendo un'efficace analisi dei rapporti esistenti tra musica, immagine e linguaggio cinematografico. Nel 2016 ha pubblicato il testo autobiografico "Inseguendo quel suono. La mia musica, la mia vita" (Mondadori), scritto in collaborazione con l'allievo e compositore Alessandro De Rosa. Morricone ha deciso di farne il suo libro testamento, in cui racconta la sua vita e soprattutto la sua musica. Frutto di anni di incontri con un suo allievo, è una sorta di lungo dialogo maestro-discepolo, corposo e ricco di informazioni, ricordi, approfondimenti per far capire a tutti i suoi fan quali storie e quali pensieri ci sono dietro le musiche più amate.

Nel 2018 è uscito il libro-conversazione con il regista Giuseppe Tornatore "Ennio, un maestro" (HarperCollins Italia). I due amici raccontano i loro incontri e le loro discussioni, dove il cinema è un tema ed è un pretesto, qualche volta in primo piano, qualche altra sullo sfondo.

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