''La politica aiuti la famiglia costruendo modello non permissivo su uso droghe leggere''
''Quel film andrebbe vietato ai minori. Non sono un censore, evviva Bob Marley, però un film che trasmette un messaggio secondo cui il rapporto con la droga è funzionale a una produzione artistica, in età adulta può essere compreso ma su un minore può avere un impatto molto dannoso''. Lo sottolinea all'Adnkronos Mario Adinolfi parlando dell'uscita nei cinema italiani del film 'Bob Marley - One Love', il biopic sul re del reggae, risultato primo al box office nel primo weekend nei cinema. Il film, diretto da Reinaldo Marcus Green, vede protagonista Kingsley Ben-Adir nei panni del leggendario cantautore.
''I film che hanno all’interno una sorta di idealizzazione del rapporto con la droga, in particolare con l’hashish e la marijuana, andrebbero vietati ai minori'', aggiunge. Secondo Adinolfi ''c’è una scarsa cultura anche scientifica rispetto al dato che per i minori il consumo di Cannabis è dannosissimo a livello cerebrale. I genitori non devono essere lasciati soli - prosegue - se la politica dice 'liberalizziamo la droga' e il cinema propone un modello permissivo rispetto all'uso della marijuana e dell'hashish, la famiglia non ha più la forza di dire al proprio figlio di non farsi le canne. La politica aiuti la famiglia costruendo una cultura non permissiva e le strutture dello Stato aiutino i genitori a porre un divieto che non appaia insensato'', conclude.
(di Alisa Toaff)