Così il segretario amministrativo di Federazione italiana medici di medicina generale intervenendo all’expert advisory panel ‘virus respiratorio sinciziale: dalla prevenzione, a nuovi modelli sostenibili, ai vaccini’, che si è svolto oggi a Palazzo Pirelli a Milano
“La formulazione del vaccino per la prevenzione del virus respiratorio sinciziale (Rsv) è estremamente importante in quanto” il fatto che sia “pratica, di facile conservazione e somministrazione è fondamentale in tutta la vaccinologia. E’ particolarmente adatto alla medicina generale, in cui il vaccino può essere somministrato a più persone”. Lo ha detto Doriana Bertazzo, segretario amministrativo di Federazione italiana medici di medicina generale, Fimmg Lombardia, intervenendo all’expert advisory panel ‘virus respiratorio sinciziale: dalla prevenzione, a nuovi modelli sostenibili, ai vaccini’, che si è svolto oggi a Palazzo Pirelli a Milano, organizzato da Summeet Srl, con il contributo non condizionato di Moderna, per creare un momento di condivisione, confronto e dibattito tra istituzioni, associazioni e professionisti della sanità, partendo dal territorio, al fine di realizzare un documento in cui si individuino delle linee di indirizzo che promuovano l’uso della tecnologia mRna, disponibile in Italia, ma non ancora inserito nel Piano nazionale di prevenzione vaccinale.
Il virus respiratorio sinciziale - si è ricordato nel corso dell’evento - è un patogeno dell'apparato respiratorio molto contagioso i cui sintomi possono essere raffreddore, tosse o respiro sibilanti, bronchiolite (infiammazione e ostruzione dei bronchioli, le ultime diramazioni bronchiali) e polmonite. Pericoloso soprattutto nei lattanti, sotto l’anno di età, e negli anziani, è la prima causa di ricovero ospedaliero. Grazie alla tecnologia a mRna, usata già per la prevenzione del Covid19, è stato sviluppato un vaccino per prevenire queste infezioni respiratorie, i ricoveri in terapia intensiva ed i decessi.
“Difficilmente un polo vaccinale riuscirà a vaccinare tante persone per un virus che ancora non è ben conosciuto dalla stragrande maggioranza della popolazione - osserva Bertazzo - Il medico di medicina generale ha la possibilità di informare il paziente e indicare i vaccini più utili per la sua patologia e la sua età. Siamo in attesa che arrivino delle formulazioni in cui abbiamo uno, due o tre vaccini a disposizione in un'unica soluzione”.