Il ministro sulle ulteriori misure adottate per fronteggiare il Covid 19: "Siglate opzioni per circa 226 milioni di dosi, che nelle prossime settimane aumenteranno ulteriormente sino a giungere a 250 milioni"
"A ieri abbiamo somministrato circa 800mila dosi di vaccino. Un buon risultato. Attualmente siamo la nazione d'Europa che ha somministrato il maggior numero di vaccinazioni. Non rincorriamo classifiche ma siamo soddisfatti di essere i primi in Ue". Lo ha sottolineato il ministro della Salute Roberto Speranza, nella comunicazione alla Camera sulle ulteriori misure per fronteggiare l'emergenza da Covid-19
"Ad oggi - ha poi sottolineato il ministro - abbiamo siglato opzioni per circa 226 milioni di dosi, che nelle prossime settimane aumenteranno ulteriormente sino a giungere a 250 milioni, esercitando sempre il diritto di opzione previsto dagli accordi europei che ci consente di bloccare per ogni contratto siglato dall'Unione il 13,46% di vaccini. Abbiamo opzionato così quasi il doppio delle fiale necessarie per vaccinare tutti gli italiani".
"Tutto quello che si poteva e doveva fare per approvvigionarsi del vaccino è stato fatto con attenzione e per tempo, muovendoci sempre guidati dal principio di massima precauzione - ha aggiunto - Adesso non possiamo fare altro che continuare ad utilizzare presto e bene le dosi di cui disponiamo, attendere con fiducia le autorizzazioni di nuovi vaccini e continuare a curare ogni più piccolo dettaglio per essere pronti ad accelerare quando avremo molte più dosi a disposizione. Tutti noi in Italia e in Europa siamo ragionevolmente fiduciosi che questo aumento delle dosi disponibili avverrà in tempi non lunghi. La ricerca scientifica in questi mesi ha compiuto un lavoro straordinario, senza precedenti nella storia mondiale. Questo lavoro continua e darà certamente altri risultati".
Poi l'appello del ministro della Salute: "Unità, unità, unità sulla campagna di vaccinazione nazionale. Il pieno successo di questa campagna non è il successo di una parte politica, è il successo del nostro Paese. Ecco perché non dobbiamo alimentare polemiche autolesioniste, anche per il prestigio della nostra Italia. Siamo un Paese attrezzato e organizzato per poter vincere questa sfida".
"L'Italia - ha aggiunto - è un grande Paese, assolutamente in grado di garantire un numero di vaccinazioni adeguate al nostro fabbisogno. Per raggiungere questo obiettivo serve una puntuale organizzazione, un esercito di vaccinatori e soprattutto il clima giusto. Ecco perché insisto e rinnovo ancora l'appello: lasciamo fuori dalla quotidiana polemica politica la campagna nazionale di vaccinazione".
"Lo dico con lo stesso spirito alle forze politiche che in quest'Aula sono opposizione e alle forze di maggioranza che sono invece all'opposizione nella grande parte delle Regioni italiane. E' troppo importante l'obiettivo che perseguiamo per macchiarlo con polemiche inutili che fanno male a tutti, ed in particolare agli italiani che con il vaccino possono e devono uscire da questo lungo incubo che stiamo vivendo", ha concluso il ministro della Salute.
Sono oltre 800mila (800.703) i vaccini somministrati ad oggi in Italia, pari al 56,9% del totale delle dosi consegnate. E' quanto emerge dai dati pubblicati nel report vaccini anti Covid 19 del commissario straordinario all'emergenza coronavirus Domenico Arcuri. In particolare sono stati vaccinati 303.122 uomini e 497.608 donne. Sono 625.861 gli operatori sanitari e sociosanitari a cui è stato somministrato il vaccino e 58.633 gli ospiti delle Rsa. In testa per percentuale di dosi somministrate c'è la Campania con il 77,7%. Fanalino di coda la Provincia autonoma di Bolzano con il 37,6% delle dosi iniettate.