"E' la malattia che 'riempie' di più i nostri studi in questa fase", spiega all'Adnkronos Salute Antonio D'Avino, presidente della Federazione italiana medici pediatri
Influenza nemico numero uno dei bambini dai 5 anni in giù in questo periodo dell'anno. "E' la malattia che 'riempie' di più i nostri studi in questa fase", spiega all'Adnkronos Salute Antonio D'Avino, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp).
"Quest'anno, come noto - ricorda - la sorveglianza epidemiologica e virologica dell'Istituto superiore di sanità non riguarda solo il virus dell'influenza, ma anche altri due virus, il Sars-CoV-2 e poi il respiratorio sinciziale" Rsv "che può causare la bronchiolite". Rispetto alla settimana scorsa "si è avuto un incremento dell'incidenza dell'influenza. Il virus influenzale, tra i tre attenzionati, è quello che circola maggiormente, seguito dal Sars-CoV-2 e poi dal respiratorio sinciziale". Come pediatri di famiglia "siamo più interessati perché, per l'influenza, i bambini al di sotto dei 5 anni sono quelli più colpiti e il virus sinciziale interessa soprattutto i più piccoli". La situazione, per quanto riguarda la pressione sugli ambulatori dei pediatri, "è quindi abbastanza critica. Leggiamo di pronto soccorso assediati - osserva il presidente Fimp - ma ricordiamo che, per esempio, per un bambino con la bronchiolite che arriva in pronto soccorso noi ne curiamo 15-20 sul territorio".
L'azione "di filtro che noi stiamo facendo è grande - evidenzia D'Avino - soprattutto su queste malattie che non richiedono una terapia specifica: sia l'influenza, sia il Covid, sia il virus respiratorio sinciziale, infatti, necessitano di cure sintomatiche, cioè vuol dire usare degli antifebbrili, vuol dire attenzione all'idratazione, far rimanere a riposo il paziente. In genere sono malattie che nel giro di 4-7 giorni si risolvono. Secondo i nostri calcoli, grazie alla nostra funzione di filtro solo l'1% dei nostri pazienti va al pronto soccorso: si tratta di numeri importanti. Ognuno, per l'assistenza sanitaria dei piccoli, noi sul territorio e i colleghi ospedalieri nelle strutture sanitarie, svolge il proprio ruolo e concorre nella stessa misura a tutelare la salute dei bambini".