Materiali di ultima generazione, tecnologie mediche all'avanguardia, digital innovation e cybersicurezza in primo piano. L'industria biomedicale italiana si fa bella e si dà appuntamento domani e il 24 gennaio alla Fiera di Verona per la prima edizione di Innovabiomed. Protagonista un settore ad alto tasso di innovazione, con un mercato nazionale di 11 miliardi di euro, 4,9 miliardi di export, più di 3.880 imprese e 76 mila addetti (dati Assobiomedica).
L'evento - organizzato da Veronafiere e supportato da distrettobiomedicale.it - prevede due giorni di seminari, workshop e occasioni di networking per favorire l'incontro fra aziende e professionisti che presentano soluzioni in grado migliorare l'efficienza produttiva, la competitività dei produttori di dispositivi e apparecchiature e fornire risposte a esigenze mediche non ancora pienamente soddisfatte allo stato attuale. Domani inaugura la manifestazione il convegno 'The Health Care (R)evolution', con le lectio magistralis di Mauro Ferrari, presidente e Ceo del Methodist Hospital Research Institute di Houston, e Tommaso Ghidini, responsabile della Sezione di Tecnologia dei materiali all'Agenzia spaziale europea-Esa. I due scienziati e ricercatori italiani parleranno dell'utilizzo di nanomedicina e nanotecnologie nella cura delle patologie, e delle nuove frontiere della ricerca aperte dalle spedizioni spaziali, in particolare in relazione alla stampa 3D.
In programma inoltre una tavola rotonda con Ferrari, Ghidini, il comitato scientifico di Innovabiomed formato da Carlo A. Adami, Gino Gerosa e Giampaolo Tortora, ma anche Luca Coletto, assessore alla Sanità della Regione Veneto, e Rosario Rizzuto e Nicola Sartor, rispettivamente rettori delle Università di Padova e Verona. 'Innovazione nel Biomedicale: i nuovi strumenti e gli incentivi fiscali', 'L'innovazione e il finanziamento Eu per il settore biomedicale in Horizon 2020' e 'Dal cyber risk alla tutela della privacy: I nuovi obblighi normativi e le opportunità del risk management' sono i temi dei seminari organizzati per fare il punto su temi caldi per il settore.
Nel corso della due giorni sono previsti anche 15 workshop di aggiornamento su biocompatibilità, officina protesica digitale, innovazione tecnologica, diagnostica avanzata, stampa 3D e nuovi brevetti, stampaggio ad iniezione, ma anche approfondimenti su aspetti legali e finanziari. Innovabiomed si chiude mercoledì 24 con la tavola rotonda 'Il settore dei dispositivi medici in Italia: un'eccellenza storica verso l'innovazione del futuro', organizzata da Assobiomedica.
Quello del biomedicale "è un settore che vanta numerose eccellenze tra Lombardia, Emilia, Toscana, Veneto e Lazio, con quasi l'85% del settore concentrato nel Centro-Nord. Un territorio in cui operiamo da tempo e che è caratterizato anche da centri sanitari importanti". Così Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere Spa, spiega all'AdnKronos Salute la scelta di puntare su un settore nuovo rispetto a quelli 'tradizionali' per la Fiera, come vino, cavalli, agricoltura, marmo e macchine per costruzioni. Il progetto, a 5 anni, ha incassato anche qualche richiesta dall'estero. "Con Innovabiomed - aggiunge - abbiamo voluto scommettere sul settore biomedicale, che non poteva ancora contare su un momento efficace di confronto e promozione. Oltretutto con un format su cui abbiamo esperienze di successo: niente prodotti, ma occasione per fare networking, scambio di conoscenze, contenuti. I componenti del Comitato scientifico di Innovabiomed hanno poi un forte legame col territorio". L'appuntamento, che sarà seguito da AdnKronos Salute, vedrà la presenza di 50 fra aziende e startup, "e ha ricevuto molta attenzione dagli operatori del comparto e interesse anche dall'estero. Nel corso della due giorni presenteremo diverse novità", anticipa Mantovani.