L'ex presidente della Camera: "La stabilità è un fatto di responsabilità delle forze politiche"
“Alla legge elettorale non si può chiedere stabilità. La stabilità è un fatto di responsabilità delle forze politiche e di domanda sociale e noi non abbiamo domanda sociale del cambiamento. Quando la democrazia diventa elettorale scivola verso la consultazione permanente che impedisce le strategie, perché l’elezione permanente ti porta sulle tattiche non sulle strategie”. Lo ha sottolineato l’ex presidente della Camera Luciano Violante, nel corso di un dibattito organizzato dal Grande Oriente d’Italia a Roma, dal titolo Ripensare il Futuro, con Maria Latella e Ferruccio De Bortoli.
“Il maggioritario - ha spiegato Violante - ha un limite nelle piccole forze che contano moltissimo, molto di più che con il proporzionale. Aggiungo una cosa, se passa la riduzione del numero dei parlamentari non avremo più 630 deputati ma 400 e invece di 315 senatori ne avrai 200. In questo modo scatterebbe un sistema maggioritario più ampio… E quanto sarebbero grandi i collegi e quanto costerebbe la campagna elettorale? Questi sono dati veri se si vuole discutere la legge elettorale. E allora a mio avviso un sistema proporzionale con liste brevi e bloccate è la cosa migliore. Con uno sbarramento del 4%”.