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Venezia, Conte: "Inevitabile ultimare il Mose"

Il premier in una doppia intervista al Corriere della Sera e La Stampa: "Ora al sindaco daremo poteri da commissario"

(Foto Fotogramma/Ipa)
(Foto Fotogramma/Ipa)
15 novembre 2019 | 08.56
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Ultimare il Mose, l'opera di ingegneria idraulica all'ingresso della laguna veneziana, "è inevitabile". Lo rimarca il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in una doppia intervista al Corriere della Sera e La Stampa. "Ad oggi il Mose è realizzato al 90-93% circa, siamo alle battute finali e i fondi investiti sono tanti. Elementi questi che, insieme a una valutazione di interesse pubblico, rendono impensabile qualsiasi soluzione diversa", fa notare il presidente del Consiglio, richiamando le varie emergenze che sta fronteggiando il suo governo: "Venezia, l'ex Ilva, le tensioni commerciali", questioni che richiedono "una risposta corale del sistema Italia, a cui ho sempre fatto affidamento".

"Ora al sindaco daremo poteri da commissario", Venezia "è una città ferita" ma "non resterà sola": "il governo farà la sua parte", ha detto ancora Conte, confermando la convocazione, per il 26 novembre, "di un 'Comitatone' interministeriale per la salvaguardia di Venezia, nel corso del quale verrà discussa anche la governance per i problemi strutturali della città, come quello delle grandi navi e del Mose". Il "sindaco sarà nominato commissario in relazione allo stato di emergenza che ieri abbiamo deliberato in Cdm", annuncia dunque il presidente del Consiglio.

A chi gli fa notare come manchi ancora la nomina del provveditore alle opere pubbliche, figura che si occupa dell'intera salvaguardia e tutela della laguna, il premier ribatte che "la ministra De Micheli ha terminato sette giorni fa l'interpello e fra qualche giorno deciderà sui risultati di questa procedura pubblica".

Mentre sui fondi da destinare a Venezia, "dopo lo stato di emergenza di queste ore - spiega il premier -attendiamo la puntuale ricognizione dei fabbisogni e degli interventi che il sindaco ci ha garantito farà nei prossimi giorni" e "quando avremo il quadro complessivo stanzieremo quanto necessario per le opere di ripristino, e con il ministro Franceschini anche per gli interventi sui beni culturali". Intanto "nel Consiglio dei ministri di ieri - ricorda Conte - abbiamo deliberato lo stato di emergenza per la città e stanziato i primi 20 milioni per gli interventi più urgenti. Il prossimo passo sono gli indennizzi a privati e commercianti, poi i fondi per rifinanziare la legge speciale per Venezia".

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