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Pontida, Salvini sulla manovra: "Paghino banchieri e non operai". L'elogio di Orban: "È un eroe europeo"

Il leader della Lega sul palco per la 36esima edizione della kermesse. Presente anche Vannacci: "Cittadinanza è quella dei nostri padri"

Matteo Salvini e il premier ungherese, Viktor Orban a POntida 2024 - (Afp)
Matteo Salvini e il premier ungherese, Viktor Orban a POntida 2024 - (Afp)
06 ottobre 2024 | 11.08
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La Lega radunata a Pontida per la 36esima edizione della kermesse principale del partito guidato da Matteo Salvini. Dal palco le prime parole del leader leghista sono sulla manovra: "Se qualcuno deve pagare qualcosa in più, paghino i banchieri e non gli operai, il nostro obiettivo è abbassare le tasse alle partite Iva e aumentare gli stipendi ai lavoratori", afferma Salvini, che invece sul tema della cittadinanza chiosa: "La ricetta non è regalare cittadinanze, ma ringraziare chi è arrivato da lontano, ed è integrato, ma la priorità è revocare cittadinanza a chi delinque. La cittadinanza è il secondo mazzo di chiavi di casa, se spacci, stupri o uccidi, via la cittadinanza e torna al tuo paese".

Altro tema quello dell'autonomia differenziata che "dopo 30 anni è legge dello stato, indietro non si torna. E' il futuro, è merito, efficienza". "Gli unici che hanno paura dell'autonomia sono i politici incapaci di sinistra che rubano fiducia e voti da 50 anni", ha aggiunto, dopo aver ricordato invece Bossi e Maroni.

Salvini ha poi definito "l'estremismo islamico il cancro della Terra nel 2024 e dobbiamo fare di tutto per estirparlo". "Per la sinistra qui ci sono i cattivi ragazzi, gli estremisti, ma abbiamo parlato di futuro, di giovani, famiglia, contro l'estremismo che guarda solo al denaro", ha aggiunto.

Sul governo, ha ribadito che è compatto, è un esecutivo fatto di "amici prima ancora che di alleati". "Ogni tanto discutiamo, come ogni famiglia, ma poi si trova sempre la soluzione".

Infine la vicenda Open Arms. "In quel tribunale, se un giudice approvasse la condanna, in terzo grado finisci, in prigione. Anche se la giustizia deciderà questo, io varcherei il carcere a testa alta, processano una persona che ha fatto il suo dovere, non possono fermare un popolo, non possono fermare la santa alleanza dei popoli europei che oggi nasce a Pontida", conclude Salvini.

L'elogio di Orban

Tra i grandi protagonisti del raduno il premier ungherese, Viktor Orban, che dopo un abbraccio con Matteo Salvini, tra gli applausi, ha definito il leader della Lega "un eroe in Ungheria che ha difeso i confini e le case degli italiani. Anzi ha difeso pure l'Europa, meriterebbe una onorificenza e non un processo. Contro Salvini è in corso una vergogna, della sinistra, lui è un patriota europeo".

Quindi un attacco all'Ue sulla gestione dei migranti: "In Ungheria il numero di migranti è zero, e l'Europa per questo ci punisce con le multe, questa è la vergogna di Bruxelles". "Se continueranno a punirci - ha avvertito - i migranti dall'Ungheria li portiamo davanti agli uffici di Bruxelles, che se li tengano loro". "Non cediamo i nostri paesi ai burocrati di Bruxelles né ai migranti, l'Italia è degli italiani e l'Ungheria degli ungheresi", ha proseguito Orban, per il quale "i burocrati in Ue seguono i loro interessi, non quelli dell'Europa, se continua così sarà la rovina dell'Europa. Nel parlamento Ue sono perseguitati i patrioti, chi la pensa come noi".

"Oggi l'Europa -lamenta- è invasa dal mare della politica di sinistra, l'Ungheria è una isola particolare, che sta combattendo da 14 anni contro la sinistra internazionale, con successo". "Da Bruxelles arrivano soldi alla sinistra che ci combatte, faranno cadere i nostri governi nazionali, Bruxelles deve essere ripresa, occupata, e tolta alla gente che sta lì", aggiunge.

"Noi dimostriamo che la sinistra può essere sconfitta, l'abbiamo fatto 5 volte di seguito. I patrioti riescono a governare il proprio paese con successo", dice. "Noi abbassiamo le tasse a alziamo i salari, noi aiutiamo le famiglie, non permettiamo che il matrimonio sia una barzelletta", assicura.

Le parole di Vannacci

Per la prima volta sul palco di Pontida il generale Roberto Vanacci, : "Grazie per accogliermi sul vostro sacro suolo, secondo qualcuno siete persone pericolose, che tirano fuori esecrabili idee di tanti anni fa, noi siamo qui perché rispettiamo il voto popolare", ha detto l'europarlamentare della Lega. "La cittadinanza se la sono guadagnata i nostri nonni sul Carso e i nostri padri con sacrifici e lavoro, questa è la nostra cittadinanza", ha affermato Vannacci, che poi rivolgendosi ai militanti ha aggiunto: "Se andaste in Arabia dopo 5 anni di scuola non sareste arabi, non c'è reciprocità. Così in Marocco, Tunisia...". "Io oggi sono qua -sottolinea- dicevano che Vannacci prendeva il taxi, io invece credo nella parola data e nell'onore, hanno paura perché il vento soffia in tutta Europa, non molleremo di un millimetro".

Difendendo poi Salvini, a processo a Palermo, Vannacci ha detto: "La prima lotta che facciamo è quella di difendere la patria, Salvini ha difeso la patria, mentre le forze politiche lo hanno condannato a un processo. La Lega riunisce tutti quanti, sul principio di onore, qualcuno ha detto che la politica è l'arte del possibile, dei voltagabbana, ma non è così".

Ricordo militanti scomparsi e attacchi 7 ottobre

La kermesse è iniziata con l'omaggio ai volontari della Lega che non ci sono più e alle "vittime del terrorismo islamico" del "7 ottobre 2023". Mentre scorrevano sui monitori i volti dei leghisti scomparsi, Salvini, in camicia bianca, si è raccolto in un momento di silenzio. Diffuse anche le immagini dell'attacco a Israele. Accanto a lui diversi esponenti del partito come il ministro Roberto Calderoli, i capigruppo di Camera e Senato Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, e tanti europarlamentari.

Poi la parola è passata al leader del giovani, Luca Toccalini, che ha ringraziato il segretario per quanto fatto, con particolare riferimento alla vicenda che lo vede a processo a Palermo. "Forza Salvini", ha detto il leader dei ragazzi padani.

Tra gli stand anche nduja calabrese e pasticciotti pugliesi

Sul pratone di Pontida trovano posto due stand con la raccolta firme in solidarietà di Matteo Salvini, per il processo Open Arms. I leghisti registrano i nomi di chi aderisce, con tanto di tessera da ritirare del 'Comitato per la sicurezza dei confini', un card blu, formato tascabile con il volto di Salvini. Tra gli stend regionali, da quello del Trentino, a quello della Calabria, passando per quelli di tutte le regioni dello Stivale, fanno bella mostra i prodotti tipici, con tanto di assaggio. Dalle Mele del trentino, ai formaggi della Val d'Aosta, alla 'nduja calabrese, al pasticiotto pugliese. Sul pratone per ora pochi militanti, in attesa dei pullman in arrivo, mentre una coppia di leghisti sfoggia una tuta da carcerato a strisce verticali, bianche e rosse, e il cartello 'ho votato Salvini arrestate anche me'. Un altro, sul dorso della t-shirt verde ha aggiunto: "L'Italia non è una e non lo sarà mai".

Nel pratone campeggiano le bandiere del Veneto e della Lombardia. Vasco Rossi, Lucio Battisti, ma anche Jimmy Fontana sono i cantautori selezionati per la musica diffusa dalle casse sul palco . Ma il brano più gettonato è "Generale" di De Gregori, che più volte viene lanciato, mentre non a caso lo stesso generale Roberto Vannacci ha visitato gli stand sotto al palco fermandosi per accontentare i tanti che si sono avvicinati per un selfie con l'ex capo della Folgore.

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