La replica di Bonafede: "Giochini inaccettabili, non stanno governando con Berlusconi"
"La Lega non vota una non riforma, vuota e inutile. Siamo al lavoro per una reale riduzione dei tempi della giustizia, per un manager nei tribunali affinché diventino realmente efficienti, perché ci sia certezza della pena: colpevoli in galera e innocenti liberi". Lo sottolinea una nota della Lega, che torna sul tema della riforma della giustizia, al centro del cdm di ieri sera.
Dal partito di Salvini si chiedono "sanzioni certe per magistrati che sbagliano o allungano i tempi, no a sconti di pena per i criminali e un impegno per la separazione delle carriere e anche del Csm per garantire giustizia efficiente, equa e imparziale. I cittadini non possono essere ostaggi di processi infiniti". "O una vera riforma della giustizia pesante, significativa, che dimezza i tempi dei processi o non siamo al mondo e al governo per fare le cose a metà", dice Matteo Salvini in conferenza stampa da Milano Marittima.
"La separazione delle carriere e la riforma delle intercettazioni sono due punti forti della politica sulla giustizia di Silvio Berlusconi. Dico alla Lega, sono aperto a tutte le proposte ma non stanno governando con Berlusconi", è la replica, in diretta Facebook, del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. "Non permetterò a nessuno giochini per far saltare la prescrizione, che è un'isola di impunità che prima di tutto salva colletti bianchi e corrotti", aggiunge Bonafede.
"Mi viene il dubbio che l'obiettivo sia quello di fare saltare la legge sulla prescrizione, che entrerà in vigore a gennaio 2020. E' inaccettabile fare giochini di questo tipo, mi auguro che dall'altra parte non si voglia fare questo, perché significherebbe fare giochini sulla carne viva dei diritti delle persone", afferma ancora.
Sulla riforma della giustizia interviene in serata anche la ministra per la Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno: "E' verissimo che se si approva 'salvo intese' vuol dire che non c'è accordo" ma "è erroneo pensare che la mancanza di accordo vuol dire che la riforma sia su un binario morto" ha detto la ministra leghista. Quindi ha aggiunto: "Bonafede era informato costantemente delle criticità e che per noi non era una riforma votabile".