Le parole della segretaria Pd dopo il discorso del parlamentare, che ieri ha sventolato alla Camera il cedolino prima del voto sull'odg per il taglio dei vitalizi
Fassino e la busta paga mostrata alla Camera? Il dem "ha parlato a titolo personale, in dissenso rispetto al voto del Pd. Noi continuiamo a batterci per il salario minimo". A dirlo, dopo l'episodio in Aula avvenuto ieri prima del voto sull'odg di Fratelli d'Italia e M5S sullo stop ai vitalizi, è la segretaria del Pd Elly Schlein. Nel mirino, il voto contrario del parlamentare dem, che ieri ha sventolato il cedolino relativo al mese di luglio 2023 e snocciolato cifre e voci per smontare "uno dei luoghi comuni" secondo cui deputati e senatori "godono di stipendi d'oro".
"4718 euro sono una buona indennità ma non sono uno stipendio d'oro", le parole di Fassino ieri alla Camera poco prima di votare il Bilancio interno. "Un luogo comune è che i parlamentari godano di stipendi d'oro, qui ho il cedolino di luglio 2023, è uguale per tutti - ha spiegato ieri Fassino in Aula -. Risulta che l'indennità lorda è di 10.435 euro, da cui giustamente vengono defalcati l'Irpef, l'assistenza sanitaria, la previdenza dei deputati che è di 1000 euro, le addizionali regionali e comunali".
Fassino ha poi proseguito: "Fatti questi giusti prelievi, l'indenità netta dei deputati è di 4718 euro al mese. Va bene? Sì. L'unica cosa che chiedo è che quando sento dire che i deputati godono di stipendi d'oro dico non è vero, perché 4718 euro al mese sono una buona indennità ma non sono uno stipendio d'oro".