"Le stime di Bankitalia non è la prima volta che sono stime che poi non si rivelano fondate. Sono diversi anni che non ci prende. Solo che è strano: quando c'erano quelli di prima le stime erano al rialzo, adesso fanno addirittura stime al ribasso...". Lo ha detto il vice premier Luigi Di Maio, parlando con i giornalisti a Sulmona.
Dalle rilevazioni contenute nel Bollettino economico di Bankitalia per il triennio 2019-2021, diffuse oggi, emerge che la proiezione centrale della crescita del pil è pari allo 0,6% quest'anno, 0,4 punti in meno rispetto a quanto valutato in precedenza.
In una nota di palazzo Chigi si legge che "le ultime stime di Banca d'Italia sull'ultimo trimestre del 2018 e le prime previsioni per il 2019 indicano che l'impostazione di una manovra espansiva, sottolineata dal governo e sostenuta anche nel corso del negoziato con le istituzioni europee, mantiene tutta la sua validità".
"Il rallentamento economico che sta investendo tutto il continente europeo -prosegue- necessita di una risposta coraggiosa anche in Italia, rendendo particolarmente opportuno un rilancio della domanda interna, dei consumi e degli investimenti pubblici e privati". "Siamo fiduciosi -continua la nota- nel fatto che le misure qualificanti del contratto di governo introdotte nella manovra, i 15 miliardi di investimenti aggiuntivi nel prossimo triennio e la profonda azione riformatrice intrapresa dal governo, volta a sbloccare l'enorme potenziale produttivo del Paese, assicureranno al Paese una crescita sostenuta".