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Crisi

Da Casaleggio niente veti a intesa M5S-Pd

E spunta l'invito a Prodi a un evento Rousseau: l'ex premier contattato a inizio luglio per un convegno a porte chiuse. Ma era in viaggio in Cina

(Fotogramma)
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14 agosto 2019 | 19.07
LETTURA: 4 minuti

di Antonio Atte
Chi ha avuto modo di sentirlo nelle ultime ore, mentre è fuori Milano, probabilmente alle prese con le sue amate immersioni - sport che pratica da sempre e che non ha mai abbandonato - lo descrive come molto tranquillo. Davide Casaleggio, raccontano, è in costante contatto con il leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio. "Tra i due c'è piena sintonia", assicurano fonti vicine all'imprenditore. Il presidente dell'Associazione Rousseau osserva l'evoluzione del quadro politico dopo lo strappo voluto dal segretario leghista Matteo Salvini, verso il quale lo stesso Casaleggio non ha risparmiato parole dure: "Sta giocando d'azzardo con la vita degli italiani per un (presunto) tornaconto personale", si legge in un post datato 9 agosto nel quale il figlio del co-fondatore del M5S (che oggi avrebbe compiuto 65 anni) auspica l'ok definitivo alla riforma che taglia 345 parlamentari prima di tornare al voto.

Un ritorno alle urne che invece sarebbe scongiurato nel caso in cui dovesse nascere una nuova maggioranza targata M5S-Pd. A quanto apprende l'Adnkronos, Casaleggio non avrebbe posto veti all'ipotesi di un'intesa col Partito democratico. Il nodo resta però legato al ruolo di Matteo Renzi. Di Maio ha detto chiaro e tondo di non volersi sedere al tavolo con l'ex premier. Perplessità condivise da Casaleggio, il quale guarda con sospetto alla fuga in avanti dell'ex segretario democratico, che negli ultimi giorni si è proposto come principale fautore di un accordo coi pentastellati per tenere in vita la legislatura e salvare i conti del Paese.

Ma non è un mistero che tra i vertici grillini e una parte del mondo dem siano in corso, e non da ora, abboccamenti a vari livelli, anche extra-parlamentari. Un esempio? Lo scorso 4 luglio a Roma l'Associazione Rousseau ha organizzato un incontro a porte chiuse sul tema della cittadinanza digitale. L'ospite d'onore sarebbe dovuto essere l'ex presidente del Consiglio Romano Prodi, 'padre' del Partito democratico. Ma il Professore, impegnato in un viaggio in Cina, si è visto costretto a dare forfait. Al suo posto è intervenuto Alessandro Ovi, manager emiliano e vicepresidente della Fondazione per la collaborazione tra i popoli, amico di lunga data di Prodi.

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