Lungo attacco del pentastellato su Facebook, per il quale il leader di Italia Viva è "un soggetto incapace di gestire le sue frustrazioni personali"
Matteo Renzi "per me è il passato. Parlando di futuro il Movimento deve solo mantenere la linea delle ultime 48 ore. Renzi ha squittito per far fuori Conte e basta? Benissimo, Conte resta al suo posto. Renzi ha lasciato il governo? Benissimo, non ci entrerà mai più. Senza Se e senza Ma. Intanto queste sono le due condizioni che la forza politica che ha preso più voti nel 2018 (con una legge elettorale, lo ricordo, fatta ad hoc contro il M5S) mette sul piatto. E siamo compatti. Finalmente". Lo scrive Alessandro Di Battista in un lungo post su Facebook, all'attacco dell'ex premier, accusandolo di essere andato "oltre" Matteo Salvini e il Pepeete, tentando di "fare fuori Conte" solo per "invidia personale".
"Ieri, proprio mentre Renzi limava gli ultimi dettagli della sua conferenza stampa, veniva diramato il consueto bollettino sul covid - esordisce l'esponente M5S - 15.744 contagiati e 507 morti. Immagino i familiari delle vittime che sfogliano i principali quotidiani di oggi e fanno fatica a trovare le notizie della tragedia che hanno appena vissuto. Tragedie 'schiacciate' dalle dichiarazioni degli ignobili politicanti di Italia Viva, dalle ricostruzioni più o meno fantasiose, dai toto-nomi, dai retroscena di chi di mestiere fa il retroscenista e che sguazza nella politica che non prende posizione. L'immagine è avvilente e milioni di italiani sono indignati".
"Tuttavia 'non c'è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali' come scrisse Don Milani. Criticare il governo è legittimo. Lottare per imporre una battaglia giusta (per esempio la revoca di autostrade) è doveroso. Ma nell'ultimo mese non vi è stato nulla di tutto questo".
"Il leader di un partitino del 2% creato solo per gestione di potere - incalza ancora Di Battista - ha aperto una crisi esclusivamente per buttare giù l'attuale Presidente del Consiglio. Il solo obiettivo di questo mediocre è stato sempre e solo questo. C'è chi ha paragonato la crisi di ieri alle insolazioni del Papeete. Non scherziamo. Nell'estate del 2019 Salvini, mettendo davanti gli interessi della Lega rispetto a quelli del Paese, forzò sperando di tornare al voto ed aumentare il numero dei suoi parlamentari. Fu certamente irresponsabile e ne sta ancora pagando le conseguenze (infatti non vuole affatto andare al voto sebbene pubblicamente dica il contrario). Ma quel che ha fatto Renzi va oltre".
"In piena pandemia, con centinaia di decessi al giorno, per invidia personale - accusa Di Battista - forte del fatto che nel mezzo di una campagna di vaccinazioni e con un Parlamento che è stato appena tagliato, le elezioni anticipate sono altamente improbabili (e giustamente non volute dagli italiani), ha aperto una crisi esclusivamente per far fuori Conte. Siamo oltre il 'mettere gli interessi personali davanti a tutto'. Qui siamo davanti ad un soggetto incapace di gestire le sue frustrazioni personali. Ad ogni modo questo per me è il passato".