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Covid, manca numero legale alla Camera: voto rinviato

E' mancato per due volte il numero legale sul voto delle risoluzioni sulle comunicazioni del ministro della Salute Speranza, in merito alla proroga dell'emergenza sanitaria. Tutto rimandato a domani alle 10. Salvini: "Maggioranza allo sbando".

Immagine di repertorio (Fotogramma)
Immagine di repertorio (Fotogramma)
06 ottobre 2020 | 13.49
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E' mancato nuovamente alla Camera il numero legale al voto sulle risoluzioni, relative alle comunicazioni del ministro della Salute, Roberto Speranza, in merito alla proroga al 31 gennaio dello stato di emergenza sanitaria. Il numero legale, come ha precisato il presidente di turno Ettore Rosato, non è stato raggiunto per 8 voti. Constatata la mancanza del numero legale, Rosato ha rinviato la votazione sulle risoluzioni a domattina, al primo punto dell'ordine del giorno: secondo la decisione stabilita dalla capigruppo alla Camera, il nuovo voto sarà infatti domani alle 10.

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"Non c'è nulla da festeggiare", le parole d Rosato che ha ripreso così l'opposizione che in aula ha 'festeggiato' la mancanza di numero legale sul primo voto delle risoluzioni sulle comunicazioni del ministro della Salute.

"Chiedo di verificare se il numero delle persone assenti dei gruppi di maggioranza che risultano in elenco, ma che su richiesta degli uffici della Camere, non hanno partecipato al voto, hanno contribuito a inficiare il numero legale", ha detto il deputato del Pd, Emanuele Fiano. "Quando manca il numero legale - ha osservato - il problema è sempre della maggioranza ma noi, lo abbiamo già fatto presente nel corso dell'ultima capigruppo, non possiamo continuare come se nulla fosse sull'andamento dei lavori della Camera. Oltre all'elenco che è già nelle mani della presidenza con il numero esatto delle persone che, su richiesta dei questori sono dovute rimanere a casa, ci sono i colleghi che stanno lavorando nelle commissioni che non sono potute venire in Aula", ha aggiunto.

"Vari deputati di maggioranza sono assenti causa Covid, l'opposizione fa mancare il numero legale venendo meno al fair play", ha sottolineato Stefano Ceccanti del Pd. "La cecità di fronte alla richiesta di far votare gli impediti a distanza danneggia l'istituzione parlamentare, non solo la maggioranza. Nel frattempo le firme alla proposta per il Parlamento a distanza sono arrivate a 91".

"Maggioranza allo sbando, litigiosa e assente, perfino quando si parla di Virus'', ha commentato il leader della Lega Matteo Salvini .

"Se c'è emergenza sanitaria perché la maggioranza non è in aula? Forse non ci credono nemmeno loro? Non riescono nemmeno a garantire il numero legale. La maggioranza vuole prorogare lo stato di emergenza senza spiegarne le ragioni e senza la presenza di Conte in aula. Che vergogna, non c'è alcun rispetto per il Parlamento e per i cittadini: da un Governo dalla vocazione autoritaria allo sbando non arriverà niente di buono", ha detto il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari.

"Alla Camera sinistra e Cinquestelle non riescono a garantire il numero legale nel voto sulla loro risoluzione sulle misure di contenimento del coronavirus, nella quale hanno ingannevolmente inserito anche la proroga dello stato di emergenza. È questa maggioranza in frantumi che dovrebbe gestire l'aumento dei contagi, le risorse del Recovery Fund, la stagione complessa che stiamo affrontando? Le cose andranno sempre peggio, come abbiamo ampiamente previsto da mesi". Lo dichiara il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

''Ma voi pensate davvero che il dialogo con l'opposizione debba servire solo a voi per garantire il numero legale, o volete un rapporto vero e ripristinare un metodo di confronto? Se ci sono colleghi positivi al Covid, ci saranno anche tra un'ora. Noi chiediamo che il premier Conte venga in quest'Aula. Noi vogliamo discutere con il presidente del Consiglio della proroga dello stato d'emergenza, la nostra è una richiesta di buon senso'', le parole di Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, intervenendo in Aula a Montecitorio dopo che è mancato nella prima occasione il numero legale nel voto sulla risoluzione di maggioranza. ''Non siamo negazionisti rispetto al Covid -ha aggiunto Gelmini- , sappiamo che ci troviamo in una stagione difficile, sappiamo che occorrono tutte le cautele del caso per affrontare la pandemia, ma non si può pensare di usare i Dpcm e bypassare il Parlamento, chiedendo allo stesso tempo l'aiuto e la collaborazione dell'opposizione solo per garantire il numero legale. Se vogliamo ristabilire un metodo l'assenza del numero legale dà una grande opportunità, soprattutto alla maggioranza e a Conte: quello di venire in Aula, di darci tutte le informazioni necessarie per convincerci sulla proroga dello stato d'emergenza'', ha concluso.

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