Per l'infettivologo "la politica è lontana da cittadini e nella gestione della pandemia stiamo navigando a vista"
"Sull'obbligo delle mascherine per andare a votare, stendiamo un velo pietoso. Oggi possiamo andare a ballare la macarena in discoteca, possiamo andare al supermercato o in farmacia senza mascherina, mentre per andare a votare c'è il rischio contagio. Assurdo. La politica è lontana dai cittadini. Siamo di fronte alla burocrazia che impazza e che prende decisioni dove non c'è una vera evidenza scientifica". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, commentando le disposizioni per il prossimo appuntamento elettorale, che prevedono l'obbligo della mascherina chirurgica da parte di tutti gli elettori e di ogni altro soggetto avente diritto all'accesso al seggio.
"Nella gestione della pandemia - avverte l'infettivologo - in questo momento stiamo navigando a vista e non abbiamo il bravo generale Figliuolo che è lì pronto per organizzare la campagna dell'autunno come fece nel 2021. A settembre-ottobre ci giochiamo molto, il virus circolerà molto con Omicron 5 e speriamo di aver fatto il vaccino bivalente".
Proprio sui rischi legati alla sottovariante Omicron 5, Bassetti spiega che "ha fatto aumentare i casi in Portogallo, ma non i decessi e i pazienti gravi". "E' molto più contagiosa rispetto alle precedenti, ma questa sua unicità non incide sulla gravità della malattia. I dati sudafricani ci dicono che la durata dei ricoveri è più breve, che le forme gravi sono minori. Fondamentalmente in autunno potremmo avere più infezioni, ma non le forme gravi. E' l'evoluzione naturale di questo virus che dovrà farci trovare pronti per i richiami vaccinali in inverno. Ma al momento BA.5 non metterà a rischio la nostra estate, che è giusto continuare a vivere più liberi possibile, dopo 2 anni dove le cose non sono andate come avrebbero dovuto", sottolinea.