Il Blog delle Stelle? "Scrive il falso". Rocco Casalino? "Non si capisce mai se ci sia o ci faccia e quindi se ciò che dice corrisponda al suo pensiero, ma stava rilasciando un'intervista, in una sorta di simulazione di una conferenza stampa. Non stava recitando la parte di qualcun altro". Parola di Elena Porcelli, giornalista e testimone diretta di quello che ieri è diventato a tutti gli effetti il nuovo 'affaire Casalino'. La cronista - che racconta di essere stata presente fra i banchi del corso di giornalismo organizzato dalla provincia di Milano e dal giornalista Mediaset Enrico Fedocci nel 2004 -, ha infatti dato la sua versione dei fatti in una serie di post pubblicati su Facebook, smentendo le parole del portavoce M5S che aveva parlato di una recita per il Centro Teatro Attivo di Milano, avvenuta oltre 10 anni fa: "La scritta Teatro Attivo è lì solo perché nessuno si è preso la briga di pulire la lavagna dopo una lezione precedente", spiega Porcelli, a ulteriore conferma di quanto già affermato dallo stesso Centro, che ieri ha preso le distanze dalle parole di Casalino, negando che il video sia stata girato nella loro sede. Il Blog delle Stelle, insomma, per la testimone mente "e non fa una bella figura perché oltre a me ci sono una trentina di testimoni, oltretutto quasi tutti giornalisti". La cronista della Dire, unica finora a parlare, ha poi ricostruito la giornata in un lungo post dal titolo "Cronaca di un sabato italiano (Primavera 2004 credo)'.
"...E SE RECITAVA ERA ROCCO DEL GF" - "Ho sentito la simulazione di conferenza stampa di Rocco Casalino, all'epoca solo "Rocco del Grande Fratello", tenutasi al corso di giornalismo di Mediawatch presso il centro della Provincia di via Pace a Milano. E' l'evento da cui è stato estrapolato il video in cui offende anziani e persone con la trisomia 21", scrive Porcelli nell'ultimo post pubblicato ieri sulla sua pagina Facebook. "Non ricordo esattamente perché fossi lì. Ci andavo qualche volta - spiega -, di solito quando il docente Enrico Fedocci e io dovevamo parlare di fatti nostri o quando qualcuno dei personaggi invitati mi incuriosiva".
La cronista spiega come, durante il corso, si svolgessero "simulazioni di conferenze stampa, nel senso che tutto si svolgeva come in una conferenza stampa normale, ma a fare le domande non c'erano veri giornalisti ma studenti, che poi scrivevano un articolo e lo consegnavano al docente. Quella volta - continua - probabilmente dovevo parlare con Enrico, ma poi è finita che mi sono fermata a sentire Casalino, che ha parlato per circa un'ora e mezza, esponendo le proprie pensate su politica, società e mondo dello spettacolo". A tratti, spiega ancora, "credo sia stato sincero, a tratti intenzionalmente provocatore, mi ha dato l'impressione di una persona intelligente e ambiziosa ma con un livello morale infimo. Enrico mi ha successivamente detto che a Rocco piace recitare la parte della carogna, per provocare e attirare l'attenzione".
Elena Porcelli cita poi il post con alcune spiegazioni pubblicato proprio ieri da Fedocci, che "ha scritto di avergli chiesto di calcare questo aspetto della sua personalità, per insegnare agli studenti il dovuto equilibrio e distacco che un giornalista deve avere anche nei confronti degli intervistati più immondi. Di conseguenza, posso dire che Casalino quelle affermazioni sugli anziani, e anche quelle sugli ebrei e sugli immigrati, le ha fatte veramente. Non posso dire - continua però Porcelli - se corrispondano al suo pensiero di allora, tanto meno a quello di adesso, perché gli intervistati spesso non sono sinceri nelle conferenze stampa vere, figuriamoci in quelle simulate e sono passati quasi tre lustri, per cui chiunque può aver cambiato idea su qualsiasi cosa".
Tuttavia, nota la giornalista, "è l'unico caso in cui mi sia capitato uno che cercava di sembrare la peggior possibile versione di se stesso, di solito davanti ai giornalisti tutti cercano di sembrare dei santi, anche se hanno appena bruciato una cucciolata di beagle. Non ricordavo - aggiunge - la scritta Centro Teatro Attivo sulla lavagna. Oggi ho saputo che era stata fatta da Pino Pirovano, l'insegnante di dizione che aveva tenuto lezione al mattino. E' anche possibile che Casalino stesse frequentando anche lui un corso al Centro Teatro Attivo (Milano è piccola), ma in quel momento, se stava interpretando un personaggio, quel personaggio era "Rocco del Grande Fratello". E nessun altro".
La giornalista conclude poi con una considerazione: "Che abbia detto quelle cose, che magari neanche pensava, a quel tempo, non mi sembra grave quanto il fatto che oggi, portavoce del Presidente del Consiglio, cerchi di far credere agli italiani la balla che si trattasse di un'improvvisazione durante un corso di teatro, approfittando di una scritta sulla lavagna che era lì solo perché nessuno si era dato la pena di cancellarla".
I DUBBI SULL'ESPERIMENTO - Nei commenti ai vari post della giornalista c'è anche chi solleva dubbi sull'esperimento-provocazione raccontato nel post di Fedocci. "Un'intervista anche se fatta da studenti ancora non giornalisti - scrive ad esempio un commentatore - resta un'intervista non è certo teatro, grazie per il chiarimento. Se fosse stato un esperimento di provocazione proposto da chi organizzava il corso io credo lo avrebbe svelato alla fine dell'incontro". "E non lo ha fatto - replica Porcelli -. Poi, dopo aver letto gli articoli, ha spiegato agli studenti che non dovevano reagire di pancia ma capire che l'intervistato stava provocando. Che però è una cosa diversa".
LE VERSIONI DI FEDOCCI - A scrivere ieri dell'intervento di Casalino al corso di giornalismo era stato ovviamente anche il suo organizzatore, Enrico Fedocci. Su Facebook, in un lungo post, il giornalista ha infatti lamentato l'uso scorretto di "una porzione di un video da me pubblicato a maggio", di fatto - secondo il cronista - "decontestualizzando, modificando le immagini, allargandole, facendo capire poco a chi vedeva. Cercando, probabilmente, uno scoop a tutti i costi. Il video integrale durava oltre 1 ora e mezza. Quello ripreso da ARCADE una manciata di secondi". Fedocci è quindi passato poi a spiegare la sua versione dei fatti, parlando prima di "sollecitazione" degli studenti e poi confermando la "recita" di Casalino a scopo didattico. Una versione leggermente differente rispetto a quella, più breve, data del video soltanto l'8 giugno scorso.
Scrive ieri Fedocci: "Andai all'ingresso per accompagnarlo in aula e prima di entrare mi raccomandai: "Rocco, è una simulazione di intervista, quindi nulla verrà pubblicato, ma fammi la gentilezza di sollecitarmi i ragazzi, affinché abbiano una notizia. Provocali". La sua risposta fu: "Devo recitare un personaggio?" "Bravo" replicai io. Il resto è registrato nel video". Un esperimento riuscito, nelle parole del 'prof' Fedocci, che racconta come "dopo l’incontro, una volta corretti i pezzi coralmente davanti a tutti gli studenti, mi resi conto che Casalino aveva suscitato in loro grande antipatia. Una antipatia, che molti di loro fecero emergere in maniera molto evidente negli articoli scritti come esercitazione. Rendendo di per se stesso il pezzo non pubblicabile, perché scritto di pancia".
Ma la versione più recente del giornalista Mediaset trova scarsa corrispondenza con quella che il cronista aveva pubblicato, sempre su Facebook, nel giugno scorso. In occasione dell'articolo a firma di Francesco Oggiano su Rocco Casalino per Vanity Fair, Fedocci aveva infatti accompagnato il link al pezzo con queste parole: "Un ritratto molto attento che evidenzia gli aspetti più veri della personalità di Rocco. Nel pezzo si citano alcuni passi dell'"intervista-verità" che Casalino rilasciò ai miei studenti durante il corso di giornalismo che tenevo nelle aule dell'Istituto di formazione professionale della Provincia di Milano. Grazie a Francesco per la citazione di quella lezione che mostra il Rocco più vero. Anche quello che nascondeva dietro arroganza, supponenza e cinismo". Un'intervista-verità, insomma, non l'immedesimazione di Casalino. Alle domande di alcuni utenti in merito alla nuova versione, Fedocci non ha ancora risposta.
IRA DELLA COMUNITA' EBRAICA DI ROMA - Le parole di Rocco Casalino contenute nel video sotto accusa continuano anche oggi a far discutere. A intervenire stamane è anche la Comunità Ebraica di Roma, che chiede "un chiarimento più convincente delle motivazioni finora addotte" alle affermazioni su Hitler e gli ebrei contenute nel video del 2004. "Creano sconcerto, sono immagini che si commentano da sole", sottolinea la Comunità romana riferendosi alle frasi del portavoce di Palazzo Chigi sull'Olocausto. A proposito della banalità del male, Casalino in quel video affermava: "Bush parla di Bene contro il Male e semplifica un paese come l'Iraq che ha una complessità storica. Lo può fare perché siamo abituati alla semplificazione. Un periodo come la Seconda guerra mondiale siamo abituati a semplificarlo come 'Hitler=Male' e 'Ebrei=poveretti', e basta, senza comprendere la complessità storica che ha portato i tedeschi a odiare gli ebrei e poi incenerirli, per quanto ingiusto". Ora la richiesta di un chiarimento.