Marcucci: "Molti oggi si dovrebbero vergognare". Calenda: "Per Boschi linciaggio senza paragone"
Sul processo per le consulenze d'oro di Banca Etruria, terminato con l'assoluzione di tutti i 14 imputati compreso il padre dell'ex ministra Maria Elena Boschi, "molti avversari politici, ospiti dei talk, odiatori dovrebbero mettersi in fila e dire una cosa sola: scusa. Non lo faranno. Ma quello che è sempre più chiaro è che i mostri non eravamo noi. Un abbraccio a tutta la famiglia Boschi". Così il leader di Italia Viva Matteo Renzi su Facebook.
"Cavalcare il giustizialismo prima dei processi è abitudine barbara. Tutti assolti per Banca Etruria. Una polemica sanguinosa con sentenze stabilite sui social. Una vicenda politica più che giudiziaria finita con assoluzioni con formula piena. Molti oggi si dovrebbero vergognare!". Così il senatore Pd Andrea Marcucci sulle assoluzioni.
"Maria Elena è stata vittima di un linciaggio mediatico e giudiziario che non ha paragoni. Ed è accaduto perché è una donna bella, tosta, preparata e intelligente. Fine". Così Carlo Calenda su Twitter.
"Un abbraccio a Maria Elena. Per quello che ha dovuto subire, per quella campagna orchestrata di fango che ha segnato la sua vita. Per quel fuoco di fila che l'ha colpita nel profondo. Per quei titoloni in prima pagina che condannavano suo padre prima delle sentenze e lei in quanto sua figlia. Per tutte le offese, le umiliazioni di politici e giornalisti che l'avevano sbattuta in prima pagina e che le chiedevano le dimissioni. Oggi finalmente la giustizia ha fatto chiarezza e suo padre, non avevamo dubbi, è stato dichiarato innocente. Oggi la conferma che la verità è più forte del fango. Nessuno si scuserà, nessun mea culpa, domani forse qualche trafiletto. Ma noi lo sappiamo e non faremo mai un passo indietro per rivendicare il diritto ad una giustizia giusta e ad una informazione seria". Così in un post su Facebook il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone.