NUovo scontro tra Virginia Raggi e Carlo Calenda. Il tavolo su Roma si chiude "per evitare di continuare a sprecare tempo e risorse" dato l'atteggiamento della sindaca Virginia Raggi, annuncia il ministro dello Sviluppo economico in una nota aggiungendo: “Ho lanciato questo tavolo su richiesta dei sindacati con spirito propositivo. Ho più volte dichiarato sin dall'esordio che i problemi di Roma vengono da lontano e che non sono imputabili all'attuale amministrazione". "Siamo di fronte a un combinato disposto di incompetenza e arroganza che fino ad oggi non avevo mai sperimentato", osserva poi.
In un tweet, Calenda aveva aggiunto: "Lavorare per Roma a dispetto della amministrazione comunale è assurdo. Abbiamo molte altre cose urgenti da fare". Tweet al quale era allegata una lettera inviata precedentemente alla sindaca in cui parlava di "immobilismo e mancanza di capacità realizzativa" da parte del Comune di Roma che "precludono la possibilità di ottenere i risultati nei tempi ipotizzati ed utilizzare le risorse già stanziate".
Chiudo il tavolo Roma. Dopo ennesima risposta arrogante della Sindaca al documento che allego mi ritiro in buon ordine. Lavorare per Roma a dispetto della amministrazione comunale e’ assurdo. Abbiamo molte altre cose urgenti da fare. https://t.co/8uvJToARyy pic.twitter.com/AbevIcMrEi
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) 15 febbraio 2018
"Oltre agli stanziamenti messi a disposizione dal Governo e dalla Regione il Mise ha dedicato un team di 20 persone per seguire i progetti del tavolo di lavoro. Dopo mesi scanditi da una totale assenza della Sindaca e da proposte a dir poco stravaganti e richieste assurde formulate anche sulla base di errori di aritmetica, mi pare che non ci sia più alcun senso nel continuare questo lavoro" afferma ancora nella nota Calenda aggiungendo: "Ieri ho spiegato alla Sindaca per iscritto e nel dettaglio a che punto sono i progetti del tavolo Roma e quali sono le tante inadempienze e ritardi del Comune invitandola ad un incontro ristretto con il Presidente Zingaretti. La risposta della Sindaca conferma che l'unica strada per evitare di continuare a sprecare tempo e risorse è quella di chiudere il tavolo" indica il ministro.
Alla nota del ministro la sindaca ha risposto su Facebook: "È bastato chiedere contezza del miliardo annunciato e mai stanziato dal MISE per scoprire che quello di Calenda è soltanto un bluff pre-elettorale". La Raggi si riferisce a un passaggio della lettera in cui Calenda parla di "risorse già identificate pari a 1.256 milioni di euro" per 19 progetti operativi già presentati ma, almeno per quanto riguarda alcuni, "non ancora attivati per mancati seguiti (operativi o finanziari) da parte dell'Amministrazione Comunale".
"Per Roma, il Tavolo va avanti. Tutti siamo utili, nessuno è indispensabile: far finta di non capirlo è la vera arroganza. È scorretto prendere in giro con false promesse i cittadini e le aziende soltanto per qualche titolo di giornale - scrive ancora la Raggi - Chi realmente vuol impegnarsi, lavora in silenzio. Il Comune ha partecipato a più di 60 incontri con il Mise senza fare tanta pubblicità. Sottolineo che, invece, nel corso delle ultime settimane il Mise è passato con estrema disinvoltura dall’annunciare di voler assegnare tre miliardi di euro a Roma, poi è sceso a due; questa mattina ne ha promesso uno e nel pomeriggio, indispettito, ha deciso di toglierli tutti. Fondi che, alla prova dei fatti, sembrano non esistere".