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Anarchici, Tajani: "C'è attacco contro lo Stato, 41 bis non si può toccare"

"Bisogna lavorare per difendere lo stato di diritto da chi vuole sconfiggere un sistema democratico"

(Afp)
(Afp)
04 febbraio 2023 | 11.32
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C’è un’escalation, un attacco contro lo Stato italiano, portato non solo all’interno dei confini nazionali, ma da un’internazionale anarchica contro tutte le sedi diplomatiche del nostro Paese”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine dell’evento elettorale di Forza Italia a Milano, ricordando che è stato “innalzato il livello di sicurezza”. “Ora - ha aggiunto Tajani - bisogna lavorare per difendere lo stato di diritto da chi vuole sconfiggere un sistema democratico, dove chi commette un reato, dopo essere stato processato, deve essere condannato per aver commesso dei reati gravi, come è il caso del detenuto Cospito”.

"Il 41 bis non si può toccare in questo momento, perché bisogna ancora sconfiggere mafia e terrorismo” ha detto il vicepremier. “Quindi è assolutamente indispensabile continuare ad avere il 41 bis, come strumento di garanzia per la sicurezza dello Stato”, ha aggiunto, ricordando che “il 41 bis serve a impedire che ci siano collegamenti esterni per detenuti che hanno commesso reati gravissimi e possono continuare a dare indicazioni o ordini ai loro sodali”. Però “un conto è la detenzione e un conto è la salute del detenuto”, quindi “ha fatto bene il ministro Nordio a trasferire” Alfredo Cospito “nel carcere di Opera di Milano, perché noi che siamo garantisti vogliamo - e tutto il governo lo vuole - che sia tutelata la salute di un detenuto indipendentemente dai reati gravissimi di cui si è macchiato”.

Commendando i manifesti apparsi alla Sapienza contro il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Tajani ha osservato: "Mi pare assurdo che si indichi il capo dello Stato come uno degli obiettivi che sono responsabili del 41 bis o della detenzione di un anarchico condannato per reati di terrorismo”.

MIGRANTI - Poi, sui migranti: “Stiamo lavorando perché il prossimo decreto flussi possa premiare i Paesi virtuosi da dove partono i flussi”. “I Paesi che faranno accordi con l'Italia, per cui riprenderanno gli immigrati clandestini, avranno la possibilità di inviare più migranti regolari formati nel loro Paese, pronti a venire in base alle richieste da industria e agricoltura, per venire a lavorare in Italia”, ha precisato Tajani.

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