Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile: "Sulla base dei dati provvisori finora elaborati si nota una netta accelerazione dei prezzi dei materiali di costruzione nel secondo semestre del 2021, coerentemente con quanto evidenziato anche dai dati Istat".
''Il Governo ha previsto un Fondo per compensare le imprese per l’aumento dei costi di costruzione registrato nel primo semestre dell’anno, utilizzando il meccanismo previsto dal Codice dei contratti vigente, per i contratti in essere. Con la legge di Bilancio per il 2022, tale intervento è stato esteso agli aumenti registrati nel secondo semestre 2021. Il Fondo relativo al 2021 è stato complessivamente finanziato con 200 milioni di euro (100 milioni per ciascun semestre)''. Lo sottolinea il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovanni, in occasione di un'audizione al Senato sul Pnrr.
''Tali risorse sono erogate dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile alle stazioni appaltanti, le quali possono usarle ad integrazione di quelle già previste nei quadri economici relativi alle singole opere. L’erogazione avviene sulla base delle informazioni fornite al Ministero dalle stazioni appaltanti che decidono di ricorrere a tale possibilità''.
''Al fine di migliorare la rappresentatività dei dati riferiti al primo semestre 2021 il Ministero ha intensificato i rapporti con i Provveditorati alle opere pubbliche, le Camere di commercio e l’Istituto nazionale di statistica, che forniscono i dati di base relativi ai prezzi dei 56 materiali presi a riferimento. Sulla base dei dati raccolti, in data 11 novembre 2021 è stato pubblicato il D.M. che riporta le variazioni dei prezzi dei materiali da costruzione tra il primo semestre 2021 e la media dell’anno 2020. In particolare la variazione percentuale media dei 56 materiali è stata pari al 19%; per circa i due terzi dei materiali la variazione è stata superiore all’8 per cento (pre-condizione per essere oggetto di compensazione); per oltre un terzo dei materiali la variazione è stata superiore al 20%''.
''Si tratta di variazioni del tutto compatibili con i dati aggregati Istat relativi ai costi di costruzione delle diverse tipologie di manufatti considerate, le quali, a loro volta, appaiono non distanti da quelle rilevate negli altri principali Paesi europei'', ha proseguito.
''Sulla base dei dati provvisori finora elaborati - afferma il ministro - , si nota una netta accelerazione dei prezzi dei materiali di costruzione nel secondo semestre del 2021, coerentemente con quanto evidenziato anche dai dati Istat. In particolare: la variazione percentuale media dei 56 materiali è pari al 36%; per la quasi totalità dei materiali la variazione è superiore all’8 per cento (pre-condizione per essere oggetto di compensazione); per circa i due terzi dei materiali la variazione è stata superiore al 20%''.
''È stata prevista una nuova procedura informatica che permette di accelerare le verifiche e, quindi, il pagamento degli importi alle stazioni appaltanti. In particolare: è stata ridotta dal 10% al 5% la variazione percentuale annuale dei costi dei materiali che l’impresa appaltatrice deve assorbire integralmente; in presenza di variazioni superiori al 5% è stata aumentata dal 50% all’80% la copertura dei costi aggiuntivi a carico della stazione appaltante; è stato affidato all’Istat il compito di definire una nuova metodologia per il calcolo delle variazioni percentuali e di aggregare le informazioni dai soggetti rilevatori. I lavori per la definizione della nuova metodologia sono già in corso; è prevista la definizione di nuove linee guida per la formazione e l’aggiornamento dei prezzari regionali'',
''Per gli aumenti rilevati nel primo semestre 2021 - ha sottolineato Giovannini - sono pervenute al Ministero richieste di erogazione dei fondi da parte di 398 stazioni appaltanti, per un totale di 52,5 milioni di euro. All’esito dell’istruttoria svolta per verificare l’effettiva correttezza della documentazione inviata dalle stazioni appaltanti, il Ministero ha avviato questa settimana il pagamento a 157 stazioni appaltanti di quanto richiesto. Per le rimanenti stazioni appaltanti le verifiche hanno segnalato la necessità di approfondimenti, ancora in corso, che si prevede di concludere entro metà aprile''.
''Sono stati stanziati complessivamente 270 milioni di euro per le compensazioni delle variazioni dei costi relativi al primo semestre 2022 per i contratti in corso, mentre per le nuove opere il Fondo finora costituito ammonta a 280 milioni di euro''.