“Obiettivo Democrazia partecipativa. Il fallimento della democrazia del consenso” è questo il titolo del IV Congresso Nazionale Meritocrazia Italia (Mi) , che si è tenuto al Carpegna Palace Hotel, a Roma. Focus del Congresso, incentrato sul dialogo tra forze politiche e professionisti internazionali, avviare una riflessione condivisa sulle strategie possibili per il ripristino di un benessere collettivo e di un’equa distribuzione delle opportunità. Alla sessione “La Cultura della partecipazione”, presente anche il Capo di Gabinetto di Mi, Paolo Patrizio: “Meritocrazia Italia si avvale della collaborazione di tutti coloro che credono sia possibile cooperare a favore del paese. Cerchiamo di contribuire attivamente alla realizzazione di determinate modifiche legislative e assetti regolamentari italiani. Non ci poniamo in antagonismo rispetto ai partiti, vogliamo fare la nostra parte di cittadini per essere a supporto del sistema". Tra le indicazioni di Meritocrazia Italia recepite a livello governativo, anche la riforma del CSM e un intervento sulla riforma della giustizia tributaria: “Dietro proposta di Mi, il giudice tributario finalmente diventa un giudice togato”. Tra gli interventi futuri, invece, Meritocrazia Italia propone un’Agenzia delle Uscite: “È necessario creare un'autorità che regolamenti i pagamenti da parte dello stato -sottolinea Patrizio- perché non è ammissibile, in un paese civile, che lo Stato pretenda il pagamento dei propri crediti entro tre mesi e impieghi anni per restituire i propri debiti”