Si chiude l'edizione 2021
"Affrontiamo la crisi economica innescata dalla pandemia consapevoli che i problemi del nostro Paese hanno una radice antica e sono il frutto di numerose riforme mancate: della giustizia, fiscale, previdenziale, della Pa e di ampi settori produttivi che hanno appesantito il bilancio di questo anno. In questo contesto, siamo certi che le risorse del Pnrr rappresentino per l’Italia un'irripetibile opportunità di imprimere una svolta di crescita e modernizzazione e, insieme, che i professionisti possano rappresentare uno snodo essenziale verso la semplificazione e per le riforme necessarie per la crescita". Così la presidente del Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro, Marina Calderone, a margine della seconda giornata del Festival del Lavoro 2021. Numerosi i rappresentanti di governo, politica e parti sociali ospitati nella XII edizione online che ha fatto registrare un record di ascolti. Durante la manifestazione, il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro ha presentato alcune proposte per la ripartenza: dalla necessità di regolare la disciplina dei contratti di lavoro con una gestione più flessibile, garantendo al contempo la tutela dei diritti in gioco, al rafforzamento delle politiche attive per la formazione, riqualificazione e ricollocazione dei lavoratori in vista dello sblocco dei licenziamenti.
E ancora: riordino degli ammortizzatori sociali, maggiori tutele per il lavoro autonomo, così da superare il divario con il lavoro dipendente acuitosi con la pandemia; riforma pensionistica, attesa da anni, con meccanismi di ricambio generazionale, da affiancare a quella del sistema tributario e, infine, semplificazione e riorganizzazione della Pubblica amministrazione. Intervento, quest’ultimo, che per i consulenti del lavoro deve essere posto al centro di un serio processo di ammodernamento delle strutture organizzative e di snellimento dei procedimenti decisionali, autorizzatori e di controllo. L’attuale impianto normativo risulta oggi troppo complesso e farraginoso per sostenere il rilancio del sistema economico; ancor meno adeguato è il sistema delle procedure autorizzatorie di competenza della Pa che rappresenta uno dei maggiori ostacoli al libero svolgimento di attività economiche e all’avvio in tempi brevi delle opere infrastrutturali, finanziate dal recovery plan. La stratificazione di norme, spesso inapplicabili perché carenti delle procedure attuative, ostacola lo sviluppo: in questo quadro le professioni possono svolgere un ruolo di primo piano verso la semplificazione dei sistemi di regole che, a livello centrale e territoriale, gravano su cittadini, mondo del lavoro e imprese.
Positiva, per i consulenti del lavoro la proposta avanzata al festival dal ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, di far nascere un portale di reclutamento, per posizioni di carattere tecnico, che coinvolgerebbe gli Ordini professionali nella preselezione dei curriculum e dei percorsi di specializzazione degli iscritti da mettere a disposizione dei vari enti pubblici. "Si tratta di interagire e mettere in campo alte professionalità per un progetto importante per il Paese e per migliorare l’efficienza nella PA con cui i professionisti si interfacciano quotidianamente", ha concluso la presidente Marina Calderone.