E' il quarto mandato dal 2005 al vertice del Consiglio nazionale dell'Ordine, che si è rinnovato per il triennio 2014-2017. Per la presidente, compito della categoria è quello di tutelare e promuovere il lavoro (video).
Marina Calderone è stata riconfermata alla presidenza del nuovo Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro per il triennio 2014-2017. La cerimonia di insediamento si è svolta oggi pomeriggio, presso la sede di Roma del Consiglio, a cui è seguita la nomina dell’Ufficio di presidenza composto, oltre che dalla presidente Calderone, da Vincenzo Silvestri (vicepresidente), Sergio Giorgini (segretario) e Annamaria Giacomin (tesoriere).
Per la presidente Calderone è il quarto mandato dal 2005, a testimonianza di “Un rinnovato impegno per la categoria”, motto scelto anche quest’anno per la lista di rinnovo Consigliatura, che sintetizza "il pensiero e l’azione politica con cui si è dato costantemente sostegno ai valori professionali dei consulenti del lavoro, che ogni giorno operano a servizio dello Stato e dei cittadini", come spiega una nota del Consiglio nazionale.
Nel suo discorso programmatico, infatti, la presidente ha annunciato la necessità di aprire un nuovo ciclo della storia della professione, sempre più aderente ai cambiamenti epocali che la società sta attraversando e con la stessa unità di intenti condivisa finora per affrontare nuove e importanti sfide future.
“Il nuovo percorso del consulente del lavoro - ha dichiarato la presidente Calderone - passa dalla costruzione di ulteriori competenze e dal mantenimento di quelle già ottenute. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di diventare sempre più quei professionisti di cui l'impresa ha necessità per tutte le scelte strategiche legate alla valorizzazione del capitale umano e alle nuove sfide, legate a un necessario ripensamento del nostro tessuto socio-economico a seguito della crisi vissuta negli ultimi anni".
"Cambiano gli scenari nei quali le aziende, i lavoratori e i consulenti del lavoro - ha spiegato - sono chiamati ad operare. La sfida del cambiamento è stata colta dalla categoria nei nove anni passati e si dovrà proseguire nell'azione politica per tutelare e valorizzare le funzioni riconosciuteci dal legislatore in una pluralità di norme e interpretazioni. Sarà necessario, inoltre, contrastare la concorrenza nella consulenza del lavoro e al tempo stesso implementare l’assistenza agli iscritti anche in materia fiscale e tributaria, affinché le ultime competenze acquisite diventino, assieme a quelle già riconosciute, patrimonio della categoria.
"E sia in materia lavoro sia in materia fiscale c'è bisogno di vera semplificazione e grande sburocratizzazione per cercare di far ripartire l'economia che continua a stagnare", ha avvertito.
La presidente Calderone ha poi ricordato l’impegno dei consulenti del lavoro nel diffondere i valori del mondo ordinistico attraverso l’attribuzione della presidenza del Comitato unitario delle professioni (Cup) già dal 2009: "La capacità di comunicare e di saper fare rete sono le strade percorse e da percorrere per favorire i rapporti tra colleghi e il dialogo con il mondo politico e istituzionale".
Dopo aver citato le attività di supporto e di consolidamento professionale, che il Consiglio nazionale persegue assieme alle sue due Fondazioni, all’Ancl-Sindacato unitario e all’Enpacl, l'ente di previdenza della categoria, la presidente Calderone ha ringraziato i presenti ricordando il compito primario dei consulenti del lavoro: "Promuovere la cultura del lavoro etico attraverso la semplificazione e la salvaguardia degli interessi del cittadino e del Paese, di cui gli Ordini sono custodi".
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