Pontificia Accademia delle Scienze fissa i punti per una de-escalation del conflitto
Dal Vaticano appello ai governi affinché sia scongiurata la “catastrofe della guerra nucleare e l’escalation delle guerre convenzionali che non risparmiano nemmeno le popolazioni civili”. Il monito arriva dalla Pontificia Accademia delle Scienze che, in una articolata dichiarazione, fissa alcuni punti d’azione comuni per scongiurare il pericolo di una guerra nucleare.
Ecco i punti per un'azione globale indicati dalla Pontificia Accademia delle Scienze: “Rispettare il principio che la forza o la minaccia della forza non sarà usata contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di un altro Stato; impedire l’uso della forza come metodo di risoluzione dei conflitti internazionali, poiché comporta il rischio di un’escalation del confronto militare, incluso l’uso della guerra nucleare, chimica e biologica”.
L’Accademia delle Scienze invita a “fornire rifugio e protezione ai milioni di rifugiati di ogni parte del mondo; impedire la proliferazione di armi nucleari in altri Paesi. Non essere mai i primi a usare armi nucleari, e rinnovare gli sforzi per raggiungere accordi verificabili che frenino la corsa agli armamenti; trovare modi e mezzi più efficaci per prevenire l’ulteriore proliferazione delle armi nucleari". Nel documento, la Pontificia Accademia delle Scienze chiede di “impedire che gli usi pacifici dell’energia nucleare siano dirottati verso la proliferazione di armi nucleari”; di “prendere tutte le misure pratiche che riducano la possibilità di una guerra nucleare per incidente, errore di calcolo. Continuare ad osservare gli accordi di limitazione delle armi esistenti per costruire un sistema di sicurezza collettiva in cui le armi nucleari non abbiano posto”.