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Ucraina-Russia, cosa ha detto Putin oggi - le news

15 febbraio 2022 | 08.54
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ORE 16.57 - Il Segretario di Stato Usa Antony Blinken e il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov hanno avuto oggi un nuovo colloquio telefonico sulla crisi Ucraina. Lo rende noto un funzionario del Dipartimento di Stato Usa, spiegando che dopo il colloquio di sabato i due capi della diplomazia di Washington e Mosca avevano ''deciso di continuare i contatti''.

ORE 16.29 -"La Russia non vuole una guerra, per questa ragione abbiamo avanzato una proposta di un processo negoziale ma purtroppo non abbiamo avuto una risposta oggettiva e costruttiva". Lo detto Vladimir Putin nella conferenza stampa a Mosca con Olaf Scholz, ribadendo che "noi aspiriamo a metterci d'accordo con i nostri partner per via diplomatica" e da questo dipenderà evolversi della situazione, "non dipende solo da noi".

"Noi siamo disposti a discutere delle questioni, ma sempre tenuto conto degli aspetti che sono fondati", ha aggiunto, ricordando che principali richieste della Russia, cioè il no all'allargamento della nato, il ritorno allo schieramento del blocco al 1997 e il non dispiegamento di sistemi offensivi vicino alla Russia.

"Dobbiamo risolvere adesso la questione, dobbiamo risolvere la questione nel corso di questi negoziati", ha detto il presidente russo a proposito del possibile ingresso dell'Ucraina nella Nato. "Speriamo molto che le nostre preoccupazioni siano ascoltate dai nostri alleati e prese seriamente in considerazione", ha aggiunto, ricordando che "da 30 anni ci dicono che non ci sarà alcun allargamento della Nato e invece oggi la vediamo alla nostra porta di casa". "Ci dicono che l'Ucraina non e' ancora pronta per entrare nella Nato. Ma se questo avverrà domani o dopodomani, per noi non cambia nulla. Vogliamo risolvere questa questione adesso", ha scandito.

ORE 16.12 - Le vie diplomatiche per risolvere la crisi ucraina "certamente non sono conclude". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in una conferenza stampa a Mosca con Vladimir Putin. "Siamo pronti - ha affermato - insieme ai nostri partner e alleati nella Ue e nella Nato e con la Russia per discutere ogni passo concreto per migliorare la sicurezza per entrambe le parti o anche meglio, per la nostra sicurezza comune". "Bisogna migliorare reciprocamente la sicurezza comune di Nato e Russia", ha detto ancora, sottolineando che "con Putin siamo d'accordo che il dialogo con Nato e Osce sia un passo in più per il miglioramento" della situazione. Per contro, invece, il cancelliere tedesco ha ricordato che "un'aggressione militare dell'Ucraina avrebbe conseguenze strategiche e politiche. "La mia impressione è che tutti lo sappiano", ha aggiunto.

Scholz ha sottolineato l'importanza del dialogo, anche se le "idee formulate dalla Russia" non possono essere condivise, "è importante che si parli, vedere quali sono i problemi".

ORE 15.58 - La Nato ha inviato alla Russia un messaggio "chiaro e forte: siamo pronti ad adottare tutte le misure necessarie per proteggere il nostro territorio e auspichiamo che questo messaggio, convogliato attraverso diversi canali, sia arrivato, che la Russia lo abbia ascoltato". La Nato - ha aggiunto l'ambasciatrice Usa alla Nato, Julianne Smith - auspica anche che Mosca abbia ascoltato "il messaggio di quanto sono seri gli Usa e tutti i loro alleati considerano il loro impegno a rispettare l'articolo 5".

ORE 15.34 - La Russia è disposta a continuare i colloqui su questioni missilistiche e non solo, ma qualsiasi vincolo forte sarà considerato come una minaccia. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nel corso di una conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco Olaf Scholz a Mosca, spiegando di aver tentato un compromesso con l'Ucraina, ma che i suoi suggerimenti ''non sono stati ascoltati''. ''La Germania è un partner chiave della Russia'' e durante il colloquio con il cancelliere tedesco''abbiamo parlato in modo approfondito di questioni di interesse bilaterale''. 'Cerchiamo sempre di rafforzare la collaborazione'' tra Russia e Germania, ha aggiunto Putin, dicendo di aver avuto con il cancelliere tedeco "un dialogo molto utile e significativo".

La Russia non accetterà un allargamento della Nato fino ai suoi confini., ha poi dichiarato Putin. "Non accetteremo mai l'espansione della Nato ai nostri confini. Questa è una minaccia che percepiamo chiaramente. Le risposte dell'Alleanza alle nostre richieste finora non ci soddisfano, ma ci sono argomentazioni che possono essere avanzate", ha affermato.

ORE 15.31 - La Duma di Stato in Russia ha approvato la mozione presentata dal Partito Comunista che chiede al Presidente Vladimir Putin di riconoscere formalmente la sovranità delle regioni ucraine separatiste e filo russe di Donetsk e Luhansk che nel 2014 si sono autoproclamate Repubbliche indipendenti da Kiev. Nel caso Putin riconoscesse l'indipendenza delle due regioni, e Kiev reagisse militarmente, la Russia potrebbe a sua volta intervenire, secondo uno scenario già sperimentato con successo nel 2008 in Georgia, quando Mikhail Saakashvili cadde nella trappola di Putin e diede inizio al conflitto per l'Ossezia del Sud. La risoluzione, che non è vincolante, è stata sostenuta dai cinque partiti rappresentati alla Duma e dal Presidente della Camera bassa, il fedelissimo di Putin, Vyacheslav Volodin che hanno, inusualmente, deciso di abbandonare la mozione del partito al potere (e di Volodin) di Russia unita che chiedeva a Putin di riconoscere le Repubbliche dopo consultazioni con i ministri della Difesa e degli Esteri (Sergei Lavrov sarebbe fortemente contrario).

"I combattimenti continuano, la gente muore. Dobbiamo trovare una soluzione", ha scritto Volodin sul suo canale Telegram prima del voto. "Riconoscere l'indipendenza delle Repubbliche di Donetsk e Luhansk significa che abbandoniamo gli Accordi di Minsk e la cancellazione della nostra posizione sulla soluzione del conflitto", ha affermato il deputato di Russia unita, Konstantin Zatulin. Un sondaggio dell'aprile del 2012 di Levada indicava che la maggioranza dei russi sosteneva l'indipendenza delle due regioni o anche la loro annessione alla Russia.

"L'Unione Europea condanna con forza la decisione della Duma di presentare una richiesta al presidente Putin per riconoscere Donetsk e Lugansk come entità indipendenti. Il riconoscimento sarebbe una chiara violazione degli accordi di Minsk". E' quanto scrive intanto in un tweet l'Alto rappresentante europeo per la Politica estera Josep Borrell.


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