La replica di Mosca: "Stupide falsificazioni"
"Lukashenko ha accolto personalmente Putin all'aeroporto di Minsk. Putin visita la Bielorussia per la prima volta dal giugno 2019. Presumibilmente, è arrivato per persuadere Lukashenko a un coinvolgimento diretto nella guerra" della Russia contro l'Ucraina. Così su Twitter Anton Gerashchenko, consigliere del ministero dell'Interno di Kiev.
Immediata la smentita del Cremlino. "Queste sono stupide falsificazioni. Falsificazioni senza fondamento", ha detto il portavoce del Cremlino Dmytry Peskov, rispondendo a Minsk alle domande dei giornalisti sulle notizie di pressioni russe per spingere la Bielorussia a partecipare direttamente al conflitto.
"La Bielorussia è il partner e l'alleato numero uno per la Federazione russa. E' con la Bielorussia che abbiamo il sistema di maggiore integrazione. Nessuno costringe nessuno. Ciascuno intraprende i passi che meglio corrispondono agli interessi dei nostri popoli e della nostra Unione", ha detto Peskov, citato dall'agenzia si stato bielorussa BeLta, riferendosi all'entità sovranazionale che unisce i due paesi.
Alla domanda se la guerra in Ucraina oscurerà il resto dell'agenda, Peskov ha risposto che la delegazione russa comprende sì il ministro della Difesa Sergei Shoigu e altri militari, ma che la maggior parte sono "civili". "I rapporti sono ampi e sfaccettati", ha proseguito, spiegando che si parlerà dei programmi di integrazione, commercio ed economia e "naturalmente, anche degli aspetti militari, data la situazione difficile e turbolenta attorno a noi".
Fra le questioni pendenti, il portavoce del Cremlino ha citato la creazione di un singolo mercato del gas. Infine Peskov ha dichiarato che i rapporti bilaterali sono andati avanti regolarmente al massimo livello, anche se Putin non veniva a Minsk dal 2019, circostanza che il portavoce ha attribuito al covid.