Le rivelazioni del New York Times: Mosca pensava ad una guerra lampo
Tredici ore. Tante, secondo il presidente russo Vladimir Putin, sarebbero state necessarie all'esercito della Russia per conquistare Kiev. Lo rivela il New York Times parlando delle prospettive ottimiste del presidente russo circa l'invasione dell'Ucraina lanciata lo scorso 24 febbraio. Aveva anche già provveduto alla distribuzione delle uniformi per la parata della vittoria, mentre il Consiglio per la sicurezza nazionale riteneva che le truppe russe fossero abbastanza forti da resistere anche ai soldati americani. Eppure, scrive il New York Times, i russi si sono spesso trovati a maneggiare armi degli anni Quaranta, decifrare informazioni scaricate da Internet su come usare un fucile da cecchino, mappe vecchie e informazioni approssimative.
Secondo i piani di Putin, il 26esimo reggimento dei carri armati avrebbe dovuto attraversare il confine con l'Ucraina e attraversare il fiume Dnipro entro 24 ore, nonostante non avesse equipaggiamento o rinforzi. La realtà ha invece visto i militari ucraini mettere in ginocchio gli aggressori russi. E in generali, a dieci mesi dall'inizio dell'invasione, decine di migliaia di soldati russi sono stati uccisi e centinaia di migliaia di persone sono fuggite dall'Ucraina.
Nei due anni di pandemia, scrive il quotidiano, Putin avrebbe vissuto nella sua residenza in totale isolamento a Mosca ''con l'ossessione dell'Ucraina''. Tanto che ha ignorato le valutazioni di esperti militari e generali in congedo. Il Cremlino aveva infatti previsto una rapida vittoria e dato per scontato che le sue forze avrebbero marciato in gran parte incontrastate su Kiev, nonostante la mancanza di provviste e attrezzature militari per il conflitto.