Il presidente aspetta le armi da Washington: "L'Ucraina non può essere una questione politica tra partiti"
L'Ucraina ha perso 6 mesi in attesa dei nuovi aiuti degli Stati Uniti e senza armi da Washington rischia di perdere la guerra contro la Russia, che continua a rafforzare il proprio apparato militare e prepara una nuova offensiva. A far scattare l'ennesimo allarme è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista a David Ignatius, editorialista del 'Washington Post' citata da 'Ukrainska Pravda'.
L'Ucraina non riceve aiuti dagli Usa dalla fine dello scorso anno. Il pacchetto da 60 miliardi indispensabile per Kiev è fermo al Congresso: dopo il via libera del Senato, si attende il passaggio alla Camera dei Rappresentanti dove una porzione dei repubblicani potrebbe subire l'influenza di Donald Trump e far deragliare il provvedimento.
A causa delle controversie al Congresso, "abbiamo sprecato sei mesi", dice il presidente ucraino. "Non possiamo perdere altro tempo. L'Ucraina non può essere una questione politica tra partiti", sottolinea Zelensky. Chi si oppone all'invio di aiuti all'Ucraina non capisca la posta in gioco in una guerra su vasta scala, perché "se l'Ucraina cade Putin dividerà il mondo" in amici e nemici della Russia.
L'Ucraina in particolare ha un urgente bisogno di missili Atacms (Army Tactical Missile System) che possano colpire gli aeroporti della Crimea da dove la Russia lancia missili, dice il presidente. "Quando la Russia saprà che possiamo distruggere questi aerei, non attaccherà dalla Crimea. E' come con la marina. Li abbiamo spinti fuori dalle nostre acque territoriali. Ora li spingeremo fuori dalle basi aeree della Crimea", spiega Zelensky.
Sul campo di battaglia, si assiste ad un trend consolidato da settimane. "Noi siamo in difesa e loro pressano. Stanno progredendo sempre di più. Inoltre, li stiamo osservando mentre continuano ad armare, rafforzare e mobilitare le forniture. Non possiamo risolvere il problema della penuria di armi. Ci stiamo preparando per varie possibilità", dice il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak alla Bild.
"Ci sarà un'offensiva su larga scala da parte dei russi? Non sono sicuro che sarebbero in grado di farlo su questa scala. Ma continueranno a spingere, e senza armi, non è possibile per noi distruggere la loro logistica di rifornimento", sottolinea Podolyak. La Russia, secondo gli analisti, potrebbe sferrare una nuova offensiva a maggio: i riflettori si accendono in particolare sulla regione di Kharkiv, che Putin potrebbe identificare come cardine di una 'zona cuscinetto' per garantire maggiore sicurezza ai territori controllati da Mosca.
Per quanto riguarda le consegne di armi, il consigliere del presidente ucraino, sottolinea: "Quando ci sono queste incertezze nelle decisioni importanti per l'Ucraina, la Russia sente questa paura che prevale tra i nostri paesi partner, con il timore di un'escalation della guerra se certe armi venissero fornite".
"Nel frattempo, i russi aumentano il numero dei soldati. C'è una connessione: l'Ucraina non ha armi, i paesi partner hanno paura, e quindi c'è un crescente desiderio in Russia di un'ulteriore escalation, di inviare più persone e di attaccare con più forza", afferma Podolyak, evidenziando che "il problema con la guerra in Ucraina è che alcuni Paesi che ci stanno aiutando molto hanno paura di vincere la guerra, ma non dovrebbero avere paura di vincere".
E tra questi paesi, secondo il Consigliere di Zelensky, c'è anche la Germania:"Sì, penso che la Germania non dovrebbe aver paura di vincere questa guerra. Questa guerra riguarda la giustizia".