Rapporto 007 britannici: forze ucraine avanzate di 50 km verso Kharkiv. Mosca conferma ritiro "per concentrarsi sul Donbass"
Prosegue con successo la controffensiva ucraina contro le forze della Russia nel sud. Liberate le città di Kupiansk e Izium, nell'oblast orientale ucraino di Kharkiv. "Membri dell'Ssu sono a Kupiansk che è ed è sempre stata ucraina! Libereremo ogni centimetro della nostra terra!", ha annunciato il Servizio di sicurezza ucraino (Ssu), citato da Ukrainska Pravda.
Kupiansk si trova lungo quella che era la linea del fronte fra russi e ucraini. Secondo il think tank americano Institute for the Study of War la città era "uno snodo logistico chiave" per i rifornimenti delle forze russe. Una mappa condivisa su Twitter da Veli-Pekka Kivimaki, analista dei servizi finlandesi, evidenzia come molte linee ferroviarie del nord est dell'Ucraina passino per Kupiansk.
Diversi canali Telegram pro russi ammettono che le forze ucraine hanno preso il controllo di Kupiansk e che le truppe russe hanno lasciato anche la città di Izium.
Una notizia confermata poi dal ministero della Difesa russo, che parla di ritiro delle forze di Mosca da Izyum e Balakliya. In una dichiarazione diffusa da Ria Novosti, il ministero ha spiegato che è stata presa la decisione di "raggruppare le truppe russe di stanza nelle regioni di Balakliya e Izyum" e "intensificare gli sforzi nel Donetsk” al fine si raggiungere "gli obiettivi prefissati con l'operazione militare speciale" e "liberare" il Donbass. La stessa fonte ha poi reso noto che sono stati organizzati diversi "diversivi ed eventi dimostrativi" per occultare "le reali azioni delle truppe" e consentire il ritiro.
La città di Izium è stata liberata, ha annunciato il sindaco Vladimir Matsokin, in un'intervista radiofonica. "Non si può dire che l'operazione militare per liberare Izium sia finita, ma le nostre forze armate stanno operando". "La nostra bandiera blu e gialla sta già sventolando. Questo è stato confermato", ha aggiunto, parlando di "una vera festa, il giorno della liberazione della nostra città". "Il 10 settembre è il giorno della liberazione di Izium dagli invasori russi", ha annunciato.
Secondo l'ultima valutazione dell'intelligence britannica, pubblicata sull'account Twitter del ministero della Difesa, le forze di Kiev sono avanzate "fino a 50 chilometri nel territorio precedentemente controllato dalla Russia" nella regione di Kharkiv. Le forze russe sono sotto pressione "sia sul fianco settentrionale che su quello meridionale" del conflitto, si precisa. Ieri, intanto, il presidente Volodymyr Zelensky ha affermato che le truppe ucraine hanno riconquistato più di 30 tra città e villaggi nella regione di Kharkiv.
RAID SU KHARKIV - Una donna di 62 anni è morta in un raid russo che ha colpito la sua casa nel villaggio di Nova Vodolaha, nella regione ucraina di Kharkiv. Lo ha comunicato il governatore della medesima provincia, Oleh Synyehubov, citato dal Kiyv Independent.
Intanto nella notte, sempre secondo il giornale che cita le autorità locali, due missili da crociera Kh-59 sono stati lanciati contro la città di Dnipro. Uno è stato abbattuto, mentre il secondo ha colpito un'area commerciale senza provocare vittime.
CECENI NELLA ZONA DI KHERSON - La Russia ha inviato 1.300 soldati ceceni nella regione ucraina di Kherson. Lo ha reso noto lo Stato Maggiore ucraino, secondo quanto riporta il Kyiv Independent su Twitter. Stando alle forze armate di Kiev, i ceceni hanno il compito di supportare le truppe regolari russe che si trovano a dover fronteggiare la controffensiva ucraina nella regione meridionale.
SOLDATI RUSSI UCCISI - Le forze armate ucraine affermano di aver ucciso 350 soldati russi nelle ultime 24 ore. Il dato appare nel bollettino giornaliero dello Stato maggiore di Kiev, riportato dal ministero della Difesa, secondo cui l'esercito di Mosca ha perso in totale 52.250 uomini dall'invasione del 24 febbraio. Per quanto riguarda gli armamenti, l'esercito ucraino sostiene di aver distrutto in totale 2.136 carri armati, 4.584 veicoli corazzati e 1.259 pezzi di artiglieria.
GERMANIA - La ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, è arrivata a Kiev per quella che è la sua seconda visita in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa il 24 febbraio. La sua presenza nella capitale ucraina, che non era stata annunciata per motivi di sicurezza, ha lo scopo di dimostrare "che continueremo a sostenere l'Ucraina per tutto il tempo necessario, con la consegna di armi e con il sostegno umanitario e finanziario", ha affermato Baerbock.