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Ucraina, servizi Kiev 'firmano' attacchi a ponte Crimea: i video alla Cnn

Per la prima volta il servizio di sicurezza ucraino (Sbu) conferma apertamente la responsabilità delle operazioni di ottobre e luglio. Vicepremier: "Guerra sarà lunga, non finirà in primavera"

 - (Afp)
- (Afp)
16 agosto 2023 | 07.21
LETTURA: 6 minuti

Per la prima volta il servizio di sicurezza ucraino (Sbu) conferma apertamente la responsabilità delle operazioni di ottobre e luglio contro il ponte di Crimea, che era stato inaugurato nel 2018 dal leader russo Vladimir Putin. Immagini esclusive, fornite dallo Sbu alla Cnn, mostrano gli istanti dell'attacco del 17 luglio con un drone navale sperimentale. Secondo i russi in quell'attacco, oltre ai danni, sono rimasti uccisi due civili.

Alla Cnn il capo dello Sbu, Vasyl Maliuk, ha spiegato che il drone utilizzato (soprannominato 'Sea Baby') è stato sviluppato dopo mesi di lavoro, un'attività - ha detto - è iniziata subito dopo l'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, il 24 febbraio dello scorso anno. "I Sea Surface Drones sono un'invenzione unica del servizio di sicurezza ucraino - ha rivendicato - Non ci sono aziende private coinvolte. Utilizzando questi droni abbiamo effettuato di recente un attacco riuscito contro il ponte di Crimea, la nave d'assalto Olengorskiy Gornyak e la petroliera Sig" colpita nel Mar Nero e che, secondo gli ucraini, portava carburante ai militari russi.

"Stiamo lavorando a varie nuove operazioni, operazioni interessanti, anche nelle acque del Mar Nero - ha aggiunto - Vi prometto che sarà emozionante, soprattutto per i vostri nemici".

I partner occidentali dell'Ucraina, ha affermato ancora, "non partecipano alle nostre operazioni, né ci forniscono equipaggiamenti o altro" e "questi droni vengono fabbricati in un sito di produzione sotterraneo in territorio ucraino". "Gli obiettivi - ha ripetuto - sono obiettivi legittimi in base alle leggi ucraine e internazionali".

La Cnn riferisce di aver avuto dallo Sbu un video che mostra il monitor del pilota negli istanti precedenti al momento in cui il 'Sea Baby' usa ben 850 chilogrammi di esplosivo per colpire uno dei pilastri del ponte. Da fonti all'interno del servizio di sicurezza sono anche trapelati filmati delle telecamere a circuito chiuso che immortalano l'istante dell'impatto di un drone sulla carreggiata e poi un'altra esplosione colpisce la ferrovia.

Maliuk ha anche confermato la responsabilità ucraina dell'operazione dello scorso 8 ottobre contro il ponte, ma senza fornire dettagli. Le circostanze, evidenzia la Cnn, restano poco chiare e immagini di telecamere a circuito chiuso sembrano mostrare un'esplosione provocata da un camion in movimento sul ponte.

SEA BABY

Il servizio di sicurezza ucraino ha diffuso immagini e filmati del drone navale 'Sea Baby' che afferma di aver utilizzato anche per attaccare lo scorso luglio il ponte di Crimea. "Siete interessati all'aspetto dei droni (navali, Sea Surface Drones) dello Sbu? Pubblichiamo foto e video unici del 'Sea Baby'", si legge nel post rilanciato da Rbc-Ukraine. Dopo le rivelazioni delle scorse ore riportate dalla Cnn, i video mostrano i droni navali - che lo Sbu afferma di aver sviluppato - in azione in mare. Secondo Rbc-Ukraine, si tratta di "prove di addestramento". Il motto è sempre "verso la vittoria".

VICEPREMIER: "GUERRA SARÀ LUNGA"

Sarà "lunga e difficile" la "strada verso la vittoria" dell'Ucraina passato più di un anno e mezzo dall'inizio dell'invasione russa. Parola della vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk. "'Due, tre settimane', 'entro la fine dell'anno', 'la prossima primavera', tutto questo non è vero", ha scritto nelle scorse ore su Telegram. A suo avviso l'Ucraina "deve prepararsi a una lunga battaglia". "Prepariamoci per una maratona, non per uno sprint", ha aggiunto dopo che Kiev ha riconosciuto che la controffensiva va più a rilento di quanto auspicato. "Facciamo del nostro meglio qui e ora - ha concluso - Con pazienza. Giorno dopo giorno".

KIEV: STOP COMUNICAZIONI CON LEADERSHIP RUSSA PER FINE EQUA GUERRA

Kiev chiede lo stop a "qualsiasi comunicazione diretta" con la leadership russa per "accelerare una fine equa della guerra". In un post su X, il consigliere della presidenza ucraina, Mikhailo Podolyak, ha scritto: "Tre problemi che richiedono soluzioni più forti per accelerare un'equa fine della guerra. 1) Elusione delle sanzioni e produzione di missili in Russia. La soluzione: o un cambiamento ufficiale dello status della Russia in Stato terrorista o dure sanzioni secondarie contro gli intermediari privati".

Per Podolyak il secondo problema riguarda la "fornitura di armi all'Ucraina. Soluzione: un'analisi matematica delle dimensioni dei sistemi di difesa russi, delle loro capacità di stoccaggio e logistica. Trasferimento di volumi ottimali di missili a lungo raggio, munizioni, sistemi di sminamento e sistemi di difesa missilistica di prima linea in base alle esigenze". Infine, il consigliere di Volodymyr Zelensky parla del"l'solamento dei vertici della Russia, che ridurrà drasticamente le possibilità di manovra diplomatica e invierà un segnale ai paesi neutrali. Soluzione: rifiuto di qualsiasi comunicazione diretta, mandati di arresto di varie giurisdizioni per complicità in crimini".

4 SABOTATORI UCRAINI UCCISI NELLA REGIONE DI BRYANSK

La Russia afferma di aver sventato quello che viene descritto come un tentativo di incursione di "sabotatori" ucraini nella regione russa di Bryansk, al confine con l'Ucraina. Secondo l'Fsb, un gruppo armato ucraino avrebbe cercato di entrare in territorio russo e quattro presunti "sabotatori" sono stati uccisi in scontri nella zona di Starodubsky.

Stando ai media russi sono stati sequestrati armi ed esplosivi, così come droni che i presunti assalitori avrebbero voluto far passare per russi in una "provocazione" futura. Ieri il governatore di Bryansk, Alexander Bogomaz, aveva denunciato fatti simili nei pressi della località di Kurkovichi. Il governatore della regione di Bryansk, Aleksandr Bogomaz il gruppo di sabotatori era composto da sei persone. Ed è stato sgominato "grazie a una azione congiunta del ministero della Difesa e dell'Fsb" scattata alle sette di questa mattina (ora locale).

MOSCA: "ABBATTUTI DRONI DI KIEV"

L'Esercito russo ha rivendicato di aver abbattuto questa mattina tre sospetti droni ucraini nella regione di Kaluga, nei pressi di Mosca. In un nota diffusa sul canale Telegram del ministero della Difesa russo si legge: "Oggi, alle 5 ora di Mosca, è stato sventato un tentativo del regime di Kiev di condurre un attacco terroristico con tre aerei senza pilota nella regione di Kaluga. Tutti i droni sono stati intercettati e distrutti dai sistemi di difesa aerea. Non ci sono danni né vittime".

I sistemi di difesa antiaerei russi hanno inoltre abbattuto un drone che ha tentato "un'azione terroristica" in Crimea, ha fatto sapere il ministero della Difesa russo, che ha accusato il "regime di Kiev", senza fornire ulteriori dettagli né precisare il potenziale obiettivo dell'attacco.

DRONI RUSSI COLPISCONO DEPOSITI DI GRANO A ODESSA

Le forze russe hanno condotto la notte scorsa un attacco con droni nella regione di Odessa, danneggiando granai e depositi di grano. Lo ha reso noto in un post su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleh Kiper, secondo cui "gli obiettivi principali sono stati il porto e l'infrastruttura del grano nel sud della regione" sul Danubio. Non si registrano vittime.

Intanto una nave container è partita questa mattina dal porto di Odessa, la prima a usare il corridoio di navigazione temporaneo nel Mar Nero creato dopo la scadenza, il mese scorso, dell'accordo sul grano. In un post su Facebook, il ministro delle Infrastrutture ucraino, Oleksandr Kubrakov, ha scritto che la nave battente bandiera di Hong Kong, Joseph Schulte, "ha lasciato il porto di Odessa e si sta muovendo lungo il corridoio temporaneo stabilito per le navi civili da/per i porti marittimi ucraini del Mar Nero", in direzione del Bosforo, con un carico di oltre 30mila tonnellate, tra cui prodotti alimentari.

La nave si trovava bloccata nel porto di Odessa dall'invasione dell'Ucraina nel febbraio dello scorso anno. "I corridoi temporanei" sono stati decisi la settimana scorsa dalla marina ucraina, con l'ammissione che la minaccia militare e il pericolo di mine russe resta alto lungo le rotte.

PRAGA CONGELA 347 MILIONI DI EURO DI BENI RUSSI SANZIONATI

La Repubblica ceca ha congelato 347,6 milioni di euro di beni russi sanzionati. Lo ha annunciato l'ambasciatore ceco in Ucraina, Radek Matula, sottolineando che le forze dell'ordine ceche stanno monitorando attivamente le informazioni sui russi sanzionati e ha ribadito il sostegno di Praga all'ingresso di Kiev nell'Ue e nella Nato.

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