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Ucraina, Kiev ha bisogno di 200mila soldati: anche detenuti al fronte

Entro la fine dell'anno necessario integrare le forze armate e dare riposo a chi è in prima linea

Operazioni di guerra in Ucraina
Operazioni di guerra in Ucraina
02 luglio 2024 | 00.03
LETTURA: 2 minuti

L'Ucraina ha bisogno di 200mila soldati entro la fine dell'anno per tenere testa alla Russia nella guerra iniziata nel 2022. Kiev è alle prese con una cronica carenza di uomini che complica le operazioni al fronte, dove la pressione delle forze di Mosca rimane costante soprattutto lungo il fianco orientale, nel Donetsk.

Il piano (fallito): arruolare 50mila uomini ogni 3 mesi

Dalla Germania, Die Welt offre un quadro dell'emergenza che Kiev deve gestire nei prossimi mesi: entro la fine del 2024, secondo il quotidiano tedesco, il paese guidato dal presidente Volodymyr Zelensky deve mobilitare 200mila persone.

L'Ucraina deve colmare le lacune nei reparti e deve creare nuove brigate: secondo le stime del giornale, la chiamata alle armi deve coinvolgere almeno 50mila uomini ogni 3 mesi. Nell'ultimo periodo, però, la macchina bellica non ha marciato al ritmo stabilito, nonostante il varo di una legge per ampliare l'organico delle forze armate. Per recuperare il gap, nel secondo semestre del 2024 serve uno sforzo ulteriore.

Detenuti al fronte, ma non chi ha commesso 2 omicidi

In questo contesto, le autorità di Kiev hanno deciso di concedere la libertà ai detenuti nelle carceri ucraine se accetteranno di imbracciare le armi contro i russi. Una libertà condizionata che riguarda anche chi è in carcere per aver commesso un omicidio, ma non se ha ucciso due o più persone. Esclusi anche gli stupratori, chi ha commesso un reato di violenza sessuale oppure chi ha compiuto un crimine contro la sicurezza nazionale. Secondo le stime del ministero della Giustizia ucraino, circa 27mila detenuti su un totale di 42mila potrebbero potenzialmente avere diritto al nuovo programma militare.

La decisione di aumentare l'ingresso di uomini nell'esercito ucraino risponde alla necessità di far fronte alle crescenti perdite sul campo di battaglia e alla necessità di far riposare le truppe in prima linea. Per la prima volta, gli sforzi di reclutamento si sono rivolti alla popolazione carceraria del paese.

I prigionieri possono quindi ottenere la liberazione condizionata dopo un colloquio con i reclutatori dell'esercito, una visita medica e una revisione della loro condanna. Una volta selezionati, i detenuti in libertà vigilata vengono trasferiti d'urgenza nei campi di addestramento, dove imparano a maneggiare le armi e ad adottare altre tecniche di combattimento prima di unirsi alle loro unità. Il programma ucraino mira a integrare i detenuti nelle normali unità di prima linea differenziandosi dal piano russo che prevede l'invio dei detenuti a combattere nelle peggiori battaglie o a unirsi al gruppo Wagner.

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