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Ucraina, Bielorussia rafforza confine: "Kiev ha ammassato truppe e armi"

Secondo Minsk, l'Ucraina ha aumentato l'attività dei droni spostando forze militari ed equipaggiamenti nella regione di Zhyomyr

Aleksandr Lukashenko  - Fotogramma /Ipa
Aleksandr Lukashenko - Fotogramma /Ipa
30 giugno 2024 | 00.13
LETTURA: 2 minuti

La Bielorussia fa scattare l'allarme prospettando attacchi dell'Ucraina. Kiev smentisce, provando ad evitare nuove tensioni nel complesso quadro della guerra con la Russia. La Bielorussia del presidente Aleksandr Lukashenko è il principale alleato della Russia di Vladimir Putin: Minsk ha accolto armi nucleare dispiegate da Mosca e viene coinvolta nelle esercitazioni condotte dai russi. Soprattutto nella prima fase della guerra, innescata dall'invasione ordinata da Putin a febbraio 2022, l'Ucraina ha acceso i riflettori sul confine settentrionale temendo azioni massicce dalla Bielorussia.

Ora, è Minsk a rendere noto di aver rafforzato la difesa aerea al confine con l'Ucraina "per proteggere le infrastrutture critiche" denunciando dell'aumento dell'attività dei droni di Kiev nella zona e dello spostamento di forze militari ed equipaggiamenti ucraini nella regione di Zhyomyr. Il comandante delle forze aeree bielorusso, Andrei Severinchik ha ricordato che giorni scorsi, le forze militari bielorusse hanno abbattuto un drone ucraino che aveva superato il confine "per raccogliere informazioni sui siti bersaglio".

Il vice responsabile per l'ideologia al comando per le operazioni speciali delle forze bielorusse, Vadim Lukashevich, ha citato l'ammassamento di forze militari, armi ed equipaggiamenti militari "lungo il nostro confine", in particolare mezzi da combattimento per la fanteria di fabbricazione Usa, lanciagranate e sistemi di artiglieria pesante.

L'allarme bielorusso, in realtà, appare infondato a giudicare dalla posizione ribadita dall'Ucraina. Kiev ammette di fatto di aver voluto rafforzare le sue linee di difesa, pur respingendo le accuse di Minsk: "Non c'è alcuna provocazione, devono essersi confusi", ha affermato, Andriy Demchenko, portavoce delle Guardie di confine. "La minaccia reale arriva dalla Bielorussia. Ci sono sufficienti forze russe dispiegate lì", ha sottolineato Andriy Kovalenko, direttore del centro contro la disinformazione del Consiglio di sicurezza nazionale.

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