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Ucraina, il piano della Russia: nuovo attacco in estate

Kiev in difficoltà per la carenza di armi e munizioni, Mosca prepara la spallata

Un soldato ucraino
Un soldato ucraino
16 marzo 2024 | 15.25
LETTURA: 3 minuti

La Russia preme e prepara una nuova offensiva nella guerra in Ucraina. Le forze di Mosca sferreranno un nuovo massiccio attacco in estate, quando il conflitto arriverà presumibilmente ad una svolta cruciale. E' il quadro che delinea l'Institute for the Study of War, il think tank americano che monitora la situazionesul campo dall'inizio delle ostilità con particolare attenzione alle strategie e alle risorse a disposizione di Kiev e Mosca.

Kiev e l'emergenza armi

L'Ucraina, come è noto, è alle prese con una carenza di armi e munizioni. L'impegno dell'Unione Europea non sarà sufficiente per colmare l'eventuale vuoto legato allo stop di forniture degli Usa. A Washington, dopo il voto del Senato, il pacchetto da 70 miliardi di dollari è fermo alla Camera dei Rappresentanti. Senza le nuove armi americane, l'Ucraina perde un sostegno fondamentale.

"Le forze russe continueranno in primavera gli sforzi di offensiva in corso per destabilizzare le linee difensive ucraine, mentre si preparano ad una nuova offensiva in estate", scrive l'Institute for the Study of War, sottolineando che la fornitura di aiuti militari occidentali "svolgerà un ruolo cruciale nella capacità ucraina di tenere ora il territorio e respingere l'offensiva russa nei prossimi mesi".

Secondo il think tank americano, se ben rifornite "le forze ucraine hanno dimostrato di poter impedire alle forze russe successi anche marginali durante le offensive russe su larga scala, e non vi è ragione di dubitare che l'Ucraina possa ulteriormente stabilizzare la linea del fronte e prepararsi a respingere l'offensiva russa di questa estate se la scarsità di rifornimenti verrà superata".

La Russia ha bisogno di soldati

La Russia, da parte sua, continua a procedere a ondate. La fornitura di munizioni dalla Corea del Nord ha un ruolo rilevante e, secondo le news diffuse da Kiev, Mosca ha ripreso a utilizzare in maniera massiccia mercenari provenienti da paesi in condizioni economiche precarie. Le conseguenze della guerra si fanno sentire anche su un paese che ha un 'serbatoio umano' praticamente infinito. Fra il 2022 e il 2023 c'è stato in Russia un aumento record degli uomini invalidi nella fascia d'età 31-59 anni, chiaramente dovuto ai feriti sul fronte ucraino, evidenzia il bollettino giornaliero dell'intelligence britannica, riportando un'analisi del media russo Vorstka sui dati del Fondo pensioni e sicurezza sociale russo.

Nel 2002, vi erano ufficialmente 1,67 milioni di uomini disabili in questa fascia d'età, numero cresciuto nel 2023 di 507mila unità, ovvero del 30%. Esperti contattati da Vorstka afferma che il nuovo dato è dovuto all'aumento degli invalidi di guerra. "E' quasi certamente così - commenta l'inteligence militare britannica - una significativa maggioranza delle oltre 355mila perdite subite dalle forze armate russe in Ucraina sono soldati feriti. La media giornaliera delle perdite russe è cresciuta dall'avvio della campagna offensiva russa dell'autunno 2023, raggiungendo il picco di 983 al giorno in febbraio, il livello più alto dall'inizio della guerra".

"La crescita record di uomini disabili fra i 31 e i 59 anni e di soldati feriti avrà un impatto significativo sui servizi medici e sociali russi", conclude il bollettino.

La guerra e gli effetti sull'economia

Anche l'economia della Russia, nonostante la diffusione di dati che evidenzierebbero la crescita del Pil, incassa colpi pesanti. Gli attacchi ucraini alle raffinerie in Russia hanno provocato un aumento dei prezzi della benzina.

L'outlet russo Rbk il 13 marzo riportava l'aumento dei prezzi della benzina. In particolare la benzina a 95 ottani ha superato i 60mila rubi a tonnellata (circa 648 dollari) per la prima volta dal settembre 2023. Secondo l'Rbk, la chiusura di due delle principali unità alla raffineria di Ryazan e di un'altra unità alla raffineria di Nizhny Novgorod, a causa degli attacchi ucraini del 13 marzo, riducono la produzione russa dell'8-9%, con un significativo impatto sul mercato russo del petrolio.

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