"Serve un tavolo negoziale per una tregua umanitaria, che garantisca l’apertura di corridoi umanitari seri, che devono essere rispettati"
Guerra Ucraina-Russia, "guardate queste immagini. Dell’ospedale di Mariupol sono rimaste solo macerie: i missili russi, poche ore fa, hanno distrutto il reparto maternità e quello pediatrico. Le autorità ucraine parlano di feriti e vittime, in gran parte bambini e donne. Un luogo di speranza, dove la vita nasce, è diventato un luogo di morte. È spietato". Così in un post su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, sottolineando che "ancora una volta viene colpito un obiettivo non militare".
"La guerra di Putin deve fermarsi. I cittadini ucraini continuano a subire bombardamenti indiscriminati e a vedere morire i propri cari, per una guerra che non hanno voluto e che tutta la comunità internazionale condanna con fermezza - aggiunge il ministro - Ripeto: serve un tavolo negoziale per una tregua umanitaria, che garantisca l’apertura di corridoi umanitari seri, che devono essere rispettati. Serve una tregua di 48/72 ore per permettere ai cittadini ucraini di lasciare il Paese. Non c’è altro tempo da perdere".
Quello in Ucraina "non è un conflitto tra est ed ovest", ma da una parte "c'è una Russia isolata" e dall'altra "il resto dei Paesi del mondo che chiede lo stop dei combattimenti" ha detto, poi, Di Maio intervenendo a "Controcorrente" su rete4. "Da condannare", ribadisce "l'attacco brutale all'ospedale di Mariupol". "Adesso quello cui stiamo lavorando è un tavolo di negoziati per una tregua umanitaria" che permetta di "evacuare i civili e permettere di portare aiuti alla popolazione", ha proseguito Di Maio, secondo cui "serve un'accelerazione sulla tregua umanitaria". Il presidente russo Vladimir "Putin dimostri di non voler sterminare" l'Ucraina e "aderisca al negoziato di pace". "Ieri e oggi il presidente Zelensky ha lanciato aperture importanti, ha parlato di compromessi sul Donbass, la Crimea, la Nato, sulla neutralità, è Putin che deve rispondere".
"Ogni bombardamento è sempre inaccettabile. Ma colpire un ospedale supera ogni limite di disumanità. La guerra deve essere fermata al più presto" sottolinea su Facebook il ministro della Salute, Roberto Speranza, dopo il bombardamento dell'ospedale pediatrico di Mariupol.