Non ci sono al momento notizie di vittime. Gli allarmi per i raid aerei lanciati anche a Zaporizhzhia
La Russia ha lanciato attacchi in tutta l'Ucraina durante la notte, compresa la capitale Kiev e la città occidentale di Leopoli, vicino al confine con la Polonia. L'amministrazione militare di Kiev ha dichiarato che Mosca ha lanciato un attacco di droni nelle prime ore di stamattina, avvertendo i residenti di trovare riparo. Non ci sono al momento notizie di vittime. L'amministrazione in seguito ha affermato che le difese aeree della città avevano intercettato e distrutto circa due dozzine di droni Shahed di fabbricazione iraniana nel "massiccio attacco aereo" contro la capitale, il secondo con droni dall'inizio del mese.
A Leopoli, è stata colpita e data alle fiamme un'"infrastruttura critica", ha riferito l'amministrazione militare della città, ma non ci sono stati feriti. In precedenza, il sindaco Andriy Sadovy aveva riferito di esplosioni a Leopoli e dintorni. Non è chiaro se le esplosioni fossero dovute ad attacchi aerei o missilistici. Gli allarmi per i raid aerei sono stati lanciati anche a Zaporizhzhia, scrive il Kyiv Independent, osservando che la città meridionale è stata pesantemente presa di mira dall'artiglieria russa negli ultimi giorni.
La situazione in città è “stabile” nonostante una “notte inquieta e rumorosa” ha scritto successivamente su Telegram il capo del consiglio comunale, Anatoly Kurtev. Non sono stati segnalati feriti e non ci sono stati danni agli edifici residenziali mentre tutti i sistemi di pubblica utilità funzionano normalmente, ha affermato.
Le autorità filorusse installate da Mosca nella regione di Kherson nel sud dell'Ucraina accusano le forze armate di Kiev di aver attaccato la città di Nova Kakhovka con droni kamikaze e con missili. Lo riporta l'agenzia di stampa Tass spiegando che nell'attacco sono rimasti feriti tre civili. I cosiddetti droni kamikaze sono stati finora utilizzati dalle forze armate russe, che li hanno ricevuti dall'Iran.
Le truppe russe stanno confiscando gli aiuti umanitari destinati alla città allagata di Oleshky, nella parte occupata della regione di Kherson. Lo ha riferito alla televisione ucraina il portavoce dello stato maggiore delle forze armate di Kiev Andrii Kovalov.
"La situazione sulla riva sinistra è catastrofica. Gli occupanti russi stanno derubando la popolazione ucraina nel territorio temporaneamente occupato dell'Ucraina. Ai posti di blocco di Oleshky nell'oblast di Kherson, durante l'ispezione dei veicoli, gli occupanti confiscano gli aiuti umanitari destinati alla popolazione", ha detto Kovalov.
La città di Oleshky, occupata dalla Russia dal febbraio 2022, è stata completamente allagata durante l'inondazione del fiume Dnipro dopo la rottura della diga di Kakhovka il 6 giugno. Invece di evacuare la popolazione, gli occupanti hanno impedito ai locali di andarsene, consentendo il passaggio solo a chi aveva passaporti russi. Secondo il National Resistance Center, oltre 500 residenti di Oleshky sono morti nelle inondazioni perché non sono stati evacuati.