Come spesso accade, è il cartoon - ambientato a Springfield - ad anticipare la realtà e in particolare a prevedere il futuro nella politica a stelle e strisce
“A Springfield, gli immigrati mangiano i cani delle persone”. Donald Trump come Homer Simpson. La frase pronunciata dal candidato repubblicano nel dibattito tv con Kamala Harris diventa una sorta di copertina per il confronto, a meno di 2 mesi dalle elezioni per la Casa Bianca in programma il 5 novembre. Le parole dell’ex presidente, corrette dal moderatore della Abc, David Muir, rimbalzano sui social e diventano lo spunto per decine di meme. L’affermazione paradossale, smentita dalle autorità della città dell’Ohio, non è una novità assoluta.
Esiste un precedente, anche se solo nel mondo dei cartoon. Come spesso accade, sono stati i Simpson - che vivono nella celeberrima Springfield - ad anticipare la realtà e in particolare a prevedere il futuro nella politica a stelle e strisce. Nell’episodio 'A tale of two cities', il secondo della 12esima stagione andato in onda il 5 novembre 2000 negli USA, Homer Simpson guida una rivolta nella città spaccata in due e per rassicurare la folla, alle prese con la carenza di cibo, vara un provvedimento straordinario: “D’ora in poi, sarà possibile mangiare queste razze di cani…”