Visita del ministro degli Esteri prima in Israele poi in Giordania: "Hamas come l'Isis, le Ss e la Gestapo"
Gli ostaggi italiani sono "tutti e tre probabilmente nelle mani di Hamas", ha affermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani in una intervista a '5 minuti' che andrà in onda questa sera, sottolineando come "tutto è molto incerto". Tajani, che oggi si è recato prima in Israele e poi in Giordania, ha ricevuto all'ambasciata di Tel Aviv i familiari degli ostaggi, vale a dire i genitori del giovane scomparso e i figli della coppia. "Stiamo facendo tutto il possibile, la priorità è quella di salvare vite umane".
"Dalle notizie che abbiamo, gli ostaggi sarebbero stati divisi tra Hamas e le altre fazioni che sostengono lo scontro con Israele. Quindi è anche difficile sapere dove siano", ha affermato ancora il ministro aggiungendo: "Non so se i servizi segreti israeliani hanno notizie certe e durante l'attacco potranno andare a liberarli".
"E' quasi impossibile parlare con Hamas", ha detto quindi Tajani chiedendo ai Paesi arabi "a farsi portavoce di una scelta da parte di Hamas che permetta almeno a donne, bambini e anziane a lasciare i territori occupati", ricordando il suo sforzo con il Presidente egiziano Al Sisi, il Re di Giordania, tutti i Paesi arabi inclusi il Marocco, l'Arabia saudita, gli Emirati arabi Uniti.
"Israele ha diritto a difendersi, nessuno può pensare di cancellare Israele dalla carta geografica", ha detto il ministro degli Esteriin dichiarazioni rilasciate durante la visita in Israele. "Sono convinto che Israele avrà una reazione proporzionata e farà di tutto per colpire soltanto Hamas", ha sottolineato.
Tajani si è recato a Netivot, una delle città del sud del Paese teatro dell'attacco di Hamas, dove ha incontrato il suo omologo israeliano, Eli Cohen. "Il mondo intero è inorridito e ora capisce contro quali mostri disumani stiamo combattendo. Lotteremo con forza, finché vinceremo", ha scritto sul social X Cohen.
Quelli di Hamas "sono come l'Isis, le Ss, la Gestapo", sono "assassini, terroristi" e stanno anche "utilizzando la popolazione palestinese come scudo, non è giusto", ha detto il titolare della Farnesina, secondo il quale bisogna lavorare "per la liberazione degli ostaggi, è quello che stiamo facendo fin dall'inizio parlando con i paesi arabi che possono dialogare".
"La guerra si fa combattendo i soldati, non contro vittime innocenti, donne, bambini, profanando cadaveri", sono cose che "creano solo odio", "bisogna lavorare per la pace", ha affermato ancora Tajani, parlando delle violenze di Hamas contro le comunità israeliane. Sono "immagini raccapriccianti", ha aggiunto, sottolineando che "profanare un cadavere è da vigliacchi".
Tajani è recato in Giordania, dopo essere stato in Israele. Il titolare della Farnesina ha in programma un incontro con il collega Ayman Safadi.