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Ucraina-Russia, Putin: "Stiamo realizzando armi nucleari avanzate". E incontra Kadyrov

Leader Cremlino: "Per mantenere equilibrio strategico nel mondo". Stoltenberg a Kiev da Zelensky: "Controffensiva guadagna terreno"

Vladimir Putin  e Ramzan Kadyrov - (Afp)
Vladimir Putin e Ramzan Kadyrov - (Afp)
28 settembre 2023 | 09.28
LETTURA: 2 minuti

La Russia accelera nella corsa alla produzione di nuove armi nucleari. Lo ha annunciato il presidente Vladimir Putin, evidenziando oggi che l'autorità nucleare russa "Rosatom è impegnata nella creazione di armi avanzate in grado di mantenere un equilibrio strategico nel mondo".

''E' importante che gli scienziati nucleari russi aumentino i contatti reciprocamente vantaggiosi con partner coscienziosi e affidabili all'estero'', ha aggiunto il leader del Cremlino.

Putin incontra leader ceceno Kadyrov

Putin ha incontrato il leader ceceno Ramzan Kadyrov, ha reso noto il presentatore della televisione statale russa Pavel Zarubin sul suo canale Telegram. L'incontro avviene tre giorni dopo che Kadyrov ha pubblicato un video in cui suo figlio adolescente picchia un prigioniero accusato di aver bruciato il Corano, un incidente sul quale il Cremlino si è rifiutato di commentare.

Stoltenberg in visita a sorpresa a Kiev: "Controffensiva guadagna terreno"

Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg è in visita a sorpresa a Kiev cove ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Le forze ucraine "stanno gradualmente guadagnando terreno" nella loro controffensiva contro le forze russe, ha detto Stoltenberg.

Una eventuale resa dell'Ucraina "non significa la pace, ma l'occupazione aggressiva da parte delle forze russe", ha affermato ancora il segretario generale della Nato. "Più forte è l'Ucraina, prima finisce l'aggressione. L'Ucraina non ha opzioni (che non quella di continuare a combattere, ndr). Ha bisogno di una pace giusta e sostenibile", ha aggiunto.

Lavrov

I russi sono ''pronti a negoziare'' per arrivare a una soluzione della crisi in Ucraina, ma ''tenendo conto della realtà sul terreno'' e degli ''interessi della sicurezza russa', ha dichiarato dal canto suo il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov intervistato dall'agenzia di stampa Tass.

''La nostra posizione resta valida: siamo pronti a negoziare, ma tenendo conto delle realtà che si sono sviluppate sul terremo e tenendo conto della nostra posizione, che è ben nota a tutti'', ha detto Lavrov. Perché questa forza, ha sostenuto, ''ha dichiarato apertamente l'obiettivo di sterminare tutto ciò che è russo su quelle terre, sia in Crimea che in Novorossiya''.

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