Per il premier russo Novak 'price cap' è una "assoluta assurdità" che rischia di "destabilizzare" il mercato petrolifero
La Russia cesserà di fornire petrolio e prodotti petroliferi ai paesi che imporranno un tetto al prezzo del petrolio russo. Lo ha detto il vice premier russo Alexander Novak, citato dall'agenzia stampa Tass. Secondo Novak, il 'price cap' è una "assoluta assurdità" che rischia di "destabilizzare" il mercato petrolifero.
E' ''irresponsabile'' rinunciare del tutto al gas russo. Ne è convinto il cancelliere tedesco Olaf Scholz che afferma: ''Non credo sia responsabile farlo da soli''. Tuttavia la Germania è preparata a gestire il fatto che la Russia possa chiudere da un momento all'altro i rubinetti del gas, ha precisato. ''Anche se la situazione dovesse farsi davvero difficile, supereremo l'inverno'', ha detto Scholz.
Il colosso russo Gazprom, nel periodo gennaio-agosto, secondo i dati preliminari, ha ridotto la produzione di gas del 14,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso a 288,1 miliardi di metri cubi. Le esportazioni di gas verso paesi non Csi negli 8 mesi sono diminuite del 37,4% (di 49,1 miliardi di metri cubi) a 82,2 miliardi di metri cubi. Nello stesso periodo l'esportazione media giornaliera di Gazprom in agosto è aumentata di quasi l'8% rispetto al livello di luglio a 222,6 milioni di metri cubi.
Le esportazioni di gas russo verso la Cina attraverso il gasdotto Power of Siberia continuano a crescere nell'ambito di un contratto bilaterale a lungo termine tra Gazprom e Cnpc. Le consegne superano regolarmente le quantità giornaliere del contratto, ha detto Gazprom in una nota.
Per quanto riguarda le forniture di gas verso l'Europa, nei primi 8 mesi dell'anno la domanda globale è diminuita del 73%.