I media di Mosca raccontano la storia del 'rampollo' arruolato nella Wagner. Kiev: tutto falso
Il figlio di Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha combattuto nella Wagner nella guerra in Ucraina. Forse. Anzi, forse no. La vicenda di Nikolay Peskov finisce sotto i riflettori nel conflitto tra Russia e Ucraina. Mentre Mosca è alla costante ricerca di soldati, come dimostrano anche gli spot trasmessi in tv e online, le elite del paese cercano di dimostrare che anche i 'figli di' fanno la propria parte.
Nikolay Peskov, 33 anni, secondo i media russi avrebbe servito il paese indossando la divisa della Wagner, la compagnia di mercenari guidata da Yevgeny Prigozhin. "L'ho considerato mio dovere. Non potevo rimanere in panchina a guardare amici e altre persone che andavano lì", ha detto secondo la Pravda. "Quando sono andato lì, ho dovuto cambiare il mio cognome. Nessuno sapeva chi fossi". Peskov jr avrebbe indossato la divisa per 6 mesi nel Luhansk secondo la ricostruzione confermata anche da Prigozhin. Il rampollo sarebbe stato arruolato tra i reparti di artiglieria, con incarichi legati in particolare all'approvvigionamento dopo un training di circa 3 settimane.
La vicenda, ovviamente, suscita l'attenzioneanche dei media ucraini. Sui canali Telegram legati a Kiev, quindi, ecco altri elementi che metterebbero in dubbio la versione russa. La presenza di Peskov jr al fronte non si concilierebbe con le multe che, a Mosca, il giovane avrebbe rimediato alla guida della sua auto elettrica. Inoltre, una delle foto esibite dal figlio del portavoce per avvalorare il proprio racconto sarebbe invece un'immagine estrapolata da un'intervista che Vladimir Solovyov, propagandista principe della tv russa, ha realizzato a gennaio con un mercenario, a volto coperto davanti alla telecamera.