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Israele prepara operazione di terra a Khan Younis e Rafah, l'avanzata a sud di Gaza

Voli di ricognizione inglesi sulla Striscia alla ricerca di ostaggi, pressing delle famiglie dei rapiti su Netanyahu. Morto dj del rave attaccato da Hamas, era stato rapito

Soldato israeliano - Afp
Soldato israeliano - Afp
04 dicembre 2023 | 07.40
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La campagna militare delle Forze di difesa israeliane si sposta anche a sud di Gaza. Le Idf si preparano infatti per un'operazione di terra a Khan Younis e Rafah, nella parte meridionale della Striscia. Lo indica Haaretz, secondo cui i combattimenti a Khan Younis si concentreranno su aree delimitate, dalle quali i civili potranno uscire ma non entrare, e avranno l'obiettivo di raggiungere le infrastrutture di Hamas ed i leader dell'organizzazione con la guida dell'intelligence. Un'operazione analoga è in programma anche a Rafah, la città più a sud della Striscia, dove il focus sarà sulla strada Filadelfia, l'asse del contrabbando attraverso il quale tutto, dalle armi ai beni di consumo di base, entra nell'enclave.

Mentre prosegue la campagna militare delle forze israeliane nel nord, "le Idf hanno iniziato a operare nel sud della Striscia di Gaza. Le sorti dei terroristi nei battaglioni di Hamas che si trovano qui saranno le stesse, e anche peggiori, di quelle di quelli nel nord", ha spiegato il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, in dichiarazioni riportate dai media israeliani in cui ha ripetuto che Israele andrà avanti "fino alla vittoria" e fin quando "tutti i nostri obiettivi saranno stati raggiunti". Gli obiettivi ripetuti dalla leadership israeliana sono "l'eliminazione di Hamas" e la liberazione di "tutti gli ostaggi".

Tank e mezzi corazzati israeliani sarebbero intanto arrivati alla periferia di Khan Yunis. A riferirne sono testimoni e giornalisti di Gaza citati dalla Bbc, che affermano di aver visto i mezzi nelle aree a est, nei pressi delle zone di Abasan e Khuzaa, più vicina alla barriera al confine con Israele.

Un video con una geolocalizzazione confermata dalla Cnn mostra le forze di terra israeliane impegnate in operazioni nel sud di Gaza e almeno un tank in azione. La rete americana spiega come si tratti della prima conferma di un'operazione delle Idf a sud di Wadi Gaza nel contesto delle ostilità tra Israele e Hamas, iniziate dopo il terribile attacco del gruppo del 7 ottobre nel Paese e riprese venerdì scorso al termine di una tregua durata una settimana.

Il video geolocalizzato dalla Cnn era stato diffuso ieri da al-Jazeera, e mostra un tank lungo la Salah al-Din Road (la strada principale che collega il nord e il sud della Striscia), a meno di cinque chilometri a nord dal centro di Khan Yunis. Oggi i militari israeliani hanno segnalato che "i combattimenti e l'avanzata delle Idf nell'area di Khan Yunis non consentono gli spostamenti dei civili tramite la Salah al-Din Road a nord e a est di Khan Yunis".

L’esercito dello Stato ebraico ha intanto detto di aver distrutto 200 obiettivi di Hamas negli attacchi della scorsa notte e di aver ucciso in un raid aereo Haitham Khuwajari, il comandante del battaglione Shati di Hamas che aveva orchestrato l'attacco del 7 ottobre.

Voli di ricognizione Gb su Gaza, si cercano ostaggi

Velivoli della Raf hanno intanto iniziato a effettuare voli di ricognizione alla ricerca dei luoghi in cui vengono trattenuti gli ostaggi nella Striscia di Gaza, riferisce SkyNews secondo cui dall'analisi dei dati dei voli emerge che due Shadow R1 sono decollati dalla base aerea di Akrotiri, a Cipro, e che i due velivoli sono stati 'visibili' sul sito 'Flightradar24' per poi 'scomparire' quando si sono avvicinati a Gaza.

Sabato il Regno Unito aveva annunciato che avrebbe effettuato voli di ricognizione su Israele e Gaza per prendere parte agli sforzi per salvare gli ostaggi trattenuti nella Striscia dal terribile attacco del 7 ottobre in Israele. Il ministero della Difesa di Londra riferiva di velivoli "disarmati", che "non avranno un ruolo di combattimento e avranno il compito esclusivo di localizzare gli ostaggi".

Pressing famiglie ostaggi su Netanyahu

Intanto in Israele Benjamin Netanyahu fa i conti con le critiche dei familiari degli ostaggi, tenuti prigionieri nella Striscia di Gaza, che denunciano di essere ignorati dal governo del premier israeliano.

Prima è arrivata una nota dell'ufficio di Netanyahu, secondo cui "ieri è stato fissato un incontro per mercoledì tra i parenti degli ostaggi e il gabinetto di guerra" e "su richiesta delle famiglie viene valutata la possibilità di anticiparlo". Poi, stando al giornale Haaretz, l'incontro è stato riprogrammato, ma non ci sono al momento altri dettagli.

Tutto dopo che rappresentanti dei familiari degli ostaggi durante una conferenza stampa hanno accusato - come riporta il giornale - il gabinetto di guerra israeliano di non tenerli aggiornati sul futuro dei negoziati per il rilascio dei loro cari dopo che venerdì scorso è finita la pausa nelle ostilità tra Israele e Hamas. "Da venerdì chiediamo un incontro con il gabinetto di guerra - ha detto Haim Yitzhak Or, con un fratello rapito il 7 ottobre al rave in Israele - Hanno promesso di riceverci e non è accaduto".

Daniel Lifshitz, con un familiare rilasciato e uno ancora in ostaggio, ha sollecitato alla ripresa "immediata" dei negoziati per il rilascio degli ostaggi, minacciando un'escalation della protesta in caso contrario e una protesa senza sosta "dalle 20 di questa sera nei pressi del quartier generale dell'esercito a Kirya".

Ministero Sanità di Gaza: ospedali inondati di cadaveri

Fin dalle prime ore del mattino, gli ospedali di Gaza hanno ricevuto decine di corpi a causa degli attacchi aerei israeliani che proseguono sulla Striscia per il quarto giorno consecutivo dopo la fine della tregua. "Siamo inondati da un afflusso di cadaveri", ha detto ad Al Jazeera Munir al-Barsh, direttore generale del ministero della Sanità di Gaza. “Tutti i nostri ospedali non possono più offrire alcun tipo di aiuto alle vittime. Tutta la nostra attrezzatura medica è stata distrutta dai soldati di occupazione israeliani”, ha affermato al-Barsh. Tra poche ore, ha aggiunto, l’ospedale Kamal Adwan, nel nord di Gaza, rimarrà senza elettricità. Ambulanze e medici sono stati ripetutamente presi di mira, compreso un operatore sanitario che è stato colpito da colpi di arma da fuoco mentre trasportava una vittima verso l'ospedale di al-Awda.

Dei 40.000 feriti, solo 400 hanno raggiunto il valico di Rafah, nel sud, ha detto ancora il direttore, aggiungendo che “questo è un nemico bellicoso e assassino, con un solo obiettivo: uccidere i civili a sangue freddo”.

Il ministero della Sanità a Gaza ha reso noto che dall'inizio della guerra, lo scorso 7 ottobre, i palestinesi uccisi nella Striscia sono stati 15.899. Il 70% delle vittime sono donne e bambini.

Israele: "Raggiunti quasi tutti obiettivi a nord di Gaza"

Sono state ''quasi completate le operazioni nel nord della Striscia di Gaza'', ha dichiarato alla radio dell'esercito israeliano il generale di brigata Hisham Ibrahim, spiegando che "gli obiettivi nella sezione settentrionale sono stati quasi raggiunti". Quindi, ha spiegato, ''stiamo cominciando a espandere le manovre di terra ad altre parti della Striscia, con un obiettivo: rovesciare il gruppo terroristico Hamas". L'Idf ha emesso un ordine di evacuazione per gran parte dell'area dentro e intorno alla città meridionale di Khan Younis questa mattina condividendo sull'account arabo dei militari su X, una mappa con Gaza divisa in blocchi numerati.

La mappa ha un codice QR che i civili dovrebbero scansionare per verificare se la loro casa cade in uno dei blocchi presi di mira. Ma non è chiaro - rileva l'emittente del Qatar - come i residenti di Gaza possano utilizzare un simile sistema. L'accesso a Internet è estremamente limitato nella Striscia dopo che più di un mese di raid aerei israeliani ha distrutto le infrastrutture dell'enclave, con gli israeliani che hanno imposto un blackout delle comunicazioni. I residenti che hanno parlato con Al Jazeera hanno anche espresso grave frustrazione e paura nel trasferirsi nuovamente, poiché i luoghi che ora vengono presi di mira erano stati precedentemente indicati come aree sicure dall’esercito israeliano.

Media: "Bombe su scuole-rifugio, almeno 50 morti a Gaza City"

Almeno 50 civili sarebbero stati uccisi e centinaia sarebbero rimasti feriti in una serie di bombardamenti israeliani che avrebbero preso di mira due scuole che ospitavano sfollati nel quartiere di al-Darraj, a Gaza City. Lo hanno riferito fonti citate dall'agenzia di stampa palestinese Wafa, secondo le quali aerei da guerra e l'artiglieria israeliani hanno colpito la scuola 'Salah Ad-Din', gestita dall'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), e la scuola 'Martire Assad al-Saftawi'. La Wafa precisa che decine di corpi e di feriti sono stati portati all'ospedale al-Ahli nel vicino quartiere di al-Zeitoun. Secondo l'agenzia, le ambulanze stanno incontrando grandi difficoltà a raggiungere l'area a causa degli intensi bombardamenti israeliani.

Raid nella notte

Raid israeliani hanno colpito la Striscia di Gaza per tutta la notte, attaccando diverse località in tutta l'enclave palestinese. I media israeliani che hanno segnalato attacchi aerei nella parte orientale di Gaza City, a Khan Yunis nel sud, a Jabalya nel nord e a Deir al-Balah nel centro. Almeno trenta palestinesi, in maggioranza minorenni, sono stati uccisi in un raid aereo israeliano contro abitazioni a est di Gaza City, nei quartieri di al-Zaytoun e al-Shujaiya, denuncia l'agenzia di stampa palestinese Wafa.

Colpiti più di 200 obiettivi nella Striscia, ha fatto sapere il portavoce delle Idf Daniel Hagari, spiegando in un tweet che sono stati trovati tunnel sotto una scuola a Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza. In una nota, l'Idf ha affermato che la Brigata Negev ha distrutto le ''infrastrutture'' di Hamas all'interno della scuola di Beit Hanoun che veniva utilizzata dai miliziani per attaccare le truppe israeliane. All'interno del complesso scolastico, i soldati israeliani hanno trovato due ingressi ai tunnel, di cui uno con trappole esplosive, e altre armi.

A Gaza City e nel nord della Striscia comunicazioni impossibili

Servizi di comunicazione "completamente interrotti" a Gaza City e nel nord della Striscia di Gaza. Lo denuncia Palestine Telecommunications Company (Paltel), che attribuisce i problemi ai danni provocati dai raid israeliani. In un messaggio su X si legge che "tutti i servizi di telecomunicazione a Gaza City e nel nord della Striscia di Gaza" sono interrotti "a causa della disconnessione degli elementi principali della nostra rete a causa dell'aggressione in atto", un riferimento alle operazioni israeliane nell'enclave palestinese. Secondo Paltel, sono interessati linee fisse, telefonia mobile e Internet. Paltel assicura di essere al lavoro per "con tutti i mezzi a disposizione per ripristinare i servizi".

Idf: "Ucciso ufficiale di Hamas"

L'esercito e l'intelligence israeliani hanno comunicato di aver ucciso un ufficiale militare di Hamas. Haitham Khuwajari viene presentato come il comandante del battaglione Chati, dal nome di un campo profughi situato a ovest di Jabaliya. Secondo il portavoce dell'esercito israeliano, il contrammiraglio Daniel Hagari, Haitham Khuwajari era uno dei leader di Hamas che aveva orchestrato l'attacco del 7 ottobre nel sud di Israele. "Oggi, l'Idf, sulla base di segnalazioni dello Shin Bet e di altre unità di intelligence, e come parte dell'operazione del Comando Sud, ha ucciso il comandante del battaglione Shati in un attacco aereo", ha affermato Hagari, aggiungendo che Khuwajari era responsabile di aver facilitato l'attività di Hamas all'interno dell'ospedale Al-Shifa e aveva precedentemente effettuato una serie di attacchi terroristici contro israeliani.

Almeno 60 palestinesi arrestati in Cisgiordania

Almeno 60 palestinesi sono stati arrestati durante i raid delle forze israeliane in Cisgiordania nella notte e stamattina. In un comunicato, l''Associazione dei Prigionieri Palestinesi' ha affermato che alcuni degli arresti sono stati concentrati nel campo di Dheisheh a Betlemme, mentre gli altri sono avvenuti nel resto della Cisgiordania. Alcuni degli arrestati sono stati successivamente rilasciati. Dal 7 ottobre, più di 3.540 palestinesi sono stati arrestati in Cisgiordania.

Ucciso un volontario della Mezzaluna Rossa

In un raid israeliano sulla Striscia questa mattina è stato ucciso un volontario della Mezzaluna Rossa palestinese. Lo rende noto la Mezzaluna Rossa con un tweet, spiegando che il volontario era nella sua casa di al-Faluja, nel nord di Gaza, quando è stato colpito e ucciso. Nel raid è stato ferito anche un impiegato.

Unicef: attacchi brutali

"Nonostante ciò che è stato assicurato, gli attacchi nel sud della Striscia di Gaza sono brutali quanto quelli subiti nel nord", ha scritto il portavoce del Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef) James Elder in un post su X. Elder ha spiegato che la situazione è “peggiore per i bambini e le madri. Mi mancano le parole per descrivere gli orrori che colpiscono i bambini qui", ha dichiarato mentre si trovava all'ospedale Nasser.

Morto Dj rave attaccato da Hamas, era stato rapito

Le autorità israeliane hanno informato la famiglia di Jonathan Samerano, 21 anni, di Tel Aviv, della sua morte. Il giovane era stato rapito da Hamas lo scorso 7 ottobre. Samerano stava partecipando come Dj al rave vicino a Re'im la mattina dell'attacco ed era fuggito nel vicino Kibbutz Be'eri dove poi era stato ferito e rapito. "Jonathan era un ragazzo magico, circondato da amici, un Dj che voleva solo fare musica, crescere, essere felice e viaggiare. Aveva tanti sogni", hanno detto i membri della sua famiglia.

Colpi di mortaio dal Libano

Durante la notte sono stati sparati diversi colpi di mortaio dal territorio libanese verso una postazione delle Forze di difesa israeliane nella zona di Shtula, nel nord di Israele. Lo rende noto il portavoce delle Idf, Daniel Hagari, spiegando che tre soldati israeliani sono rimasti leggermente feriti a causa dei colpi dal Libano e sono stati evacuati per ricevere cure mediche. Le loro famiglie sono state informate, si legge in un tweet. Nelle scorse ore, inoltre, ''sono stati rilevati diversi lanci di mortaio dal territorio libanese verso una postazione dell'Idf nella zona di Yiftach. Le forze dell'Idf hanno attaccato il luogo di origine della sparatoria'', ha aggiunto Hagari.

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