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Primarie Usa 2024, l''indiana' Haley e l'italiano DeSantis gli avversari di Trump rimasti in campo

Le primarie repubblicane iniziano lunedì in Iowa. L'ex presidente le considera già vinte

Nikki Haley, Donald Trump e Ron DeSantis (Afp)
Nikki Haley, Donald Trump e Ron DeSantis (Afp)
14 gennaio 2024 | 07.07
LETTURA: 5 minuti

Nei mesi scorsi affollato, appare ora molto ridotto il campo degli avversari di Donald Trump nelle primarie repubblicane, che iniziano lunedì in Iowa, ma che l'ex presidente considera già vinte. Nonostante, o forse proprio grazie, alle sue tante vicende giudiziarie che lo porteranno a frequentare nei prossimi mesi aule dei tribunali che intende trasformare in palchi per comizi. Sono in tutto quattro gli sfidanti di Trump rimasti in campo: i due principali, l''italoamericano Ron DeSantis e l'indianoamericana Nikki Haley, e poi il miliardario dei bio-tech, Vivek Ramaswamy, e l'ex governatore dell'Arkansas, Asa Hutchinson.

Ron DeSantis

Rieletto governatore della Florida con percentuali di voto da record, il 45enne repubblicano, di origine italiana sia da parte di madre che da parte di padre, ha lanciato ufficialmente la sua campagna per la Casa Bianca nel maggio del 2023, con la promessa di replicare a livello nazionale la battaglia contro liberal, gay e in generale tutto quello che la destra bolla come 'woke' condotta in Florida. Grande oppositore delle misure anti-Covid e chiusure adottate durante la pandemia, per tutta la scorsa estate DeSantis è apparso come l'avversario più temibile per il tycoon, che infatti lo ha preso come bersaglio dei suoi attacchi.

Ma con il passare dei mesi il repubblicano, sempre indietro diverse decine di punti da Trump, ha perso l'occasione di apparire come una vera alternativa all'ex presidente, anche perché punta alla sua stessa base elettore estremista ed orientata all'ideologia Maga (Make America great again). Ed ora alla vigilia dei caucus in Iowa e del voto in New Hampshire, ha ufficialmente perso il posto di secondo, superato nei sondaggi da Nikki Haley.

Prima di essere eletto governatore della Florida nel 2018, allora con l'entusiastico sostegno dell'allora presidente Trump, DeSantis è stato deputato dal 2013 alla Camera e uno dei membri fondatori del Freedom Caucus, la fazione di estrema destra del partito repubblicano. Cresciuto in Florida, si è laureato in Giurisprudenza a Yale ed ha servito in Marina come avvocato militare. E non sono mancate polemiche per l'incarico ricoperto nel campo di prigionia di Guantanamo. Sposato con l'ex giornalista televisiva Jill Casey, ha tre figli.

Nikki Haley

Ex governatrice della South Carolina ed ex ambasciatrice nominata da Trump all'Onu, si è candidata alla Casa Bianca nel febbraio del 2023, dopo che in precedenza aveva detto che non sarebbe mai scesa in campo contro il suo ex boss. La 51enne repubblicana - figlia di un docente universitario immigrato dall'India insieme alla moglie, laureata in legge, prima in Canada e poi in South Carolina dove è nata Nimrata Nikki Randhawa- ha fatto invece della necessità di una nuova, più giovane leadership, il fulcro della sua campagna, proponendo anche test cognitivi per i politici che hanno più di 75 anni. Come appunto Trump e Joe Biden, i probabili protagonisti nel nuovo duello per la Casa Bianca.

Partita in sordina, la campagna di Haley sta catalizzando sempre più interesse entusiasmo tra i conservatori che vogliono un'alternativa al ritorno di Trump, anche da parte di finanziatori influenti del partito repubblicano come i ricchissimi fratelli Koch che a fine novembre le hanno dato il loro sostegno. A differenza di DeSantis, che viene considerato come una versione 'light' di Trump, si pensa che Haley possa avere più successo con indipendenti, minoranze e soprattutto donne. Argomento che sembra, in questi ultimi giorni, confermato dai sondaggi che hanno registrato Haley al secondo posto con il 20% in Iowa, superato DeSantis fermo al 13%, e soprattutto in grande ascesa in New Hampshire dove sarebbe a 7 punti da Trump.

Se dovesse centrare il suo obiettivo, Haley diventerebbe la prima donna candidata repubblicana, e la prima asiatica, alla presidenza. Dopo che nel 2010 è stata la prima donna eletta governatrice della South Carolina: nel 2017 si dimise a metà del suo secondo mandato per diventare ambasciatrice dell'Onu di Trump, incarico che lasciò a sorpresa nel 2018. La repubblicana ha frequentato la Clemson University, dove ha incontrato il marito, Michael Haley, che nel 2013 è stato inviato in Afghanistan con la Guardia Nazionale della South Carolina, mentre la moglie era governatrice. La coppia ha due figli.

Vivek Ramaswamy

Altro figlio di immigrati indiani, il miliardario del bio tech che, appena 38enne, si candida come outsider alla Casa Bianca, con la promessa di combattere, come ha detto nell'annunciare la candidatura nel febbraio 2023, l'ideologia 'woke', il termine caro alla destra americana per demonizzare ogni posizione liberal e politically correct, mettere fine alla corruzione del governo ed attirare giovani elettori verso il partito repubblicano.

Ramaswamy ha avuto il primo successo nel settore privato fondando la società di biotecnologie Roivant Sciences, poi si è allargato con la Strive Asset Management, società di gestione specializzata a contrastare le politiche 'woke', di rispetto dell'ambiente, sociali e di genere, adottate dalle corporation. Posizioni che ha illustrato nei suoi libri “Woke Inc.” e “Nation of Victims”. Laureato ad Harvard in biologia e in legge a Yale, è sposato con una dottoressa, Apoorva, ed ha due figli.

Asa Hutchinson

Completato nel gennaio del 2023 il secondo mandato di governatore dell'Arkansas, il 73enne repubblicano ha annunciato pochi mesi dopo, in aprile, la candidatura alla Casa Bianca per "attirare il meglio dell'America". Nel suo programma tagli alla spesa e ai dipendenti federali, maggiore sicurezza sul confine in chiave anti-immigrati e riforme delle forze dell'ordine federale. E' favorevole a continuare il sostegno Usa all'Ucraina, posizione non scontata di questi tempi tra le file repubblicane, ed è contro l'iisolazionismo americano. E' fortemente critico di Trump, ed ha esplicitamente chiesto all'ex presidente di rinunciare alla candidatura a causa dei suoi problemi giudiziari. Procuratore federale ai tempi della presidenza Reagan, Hutchinson è stato deputato, inviato per la lotta alla droga e sottosegretario alla Sicurezza nazionale durante l'amministrazione di Bush figlio. Con la moglie Susan ha avuto quattro figli.

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