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Elezioni Usa 2024, Trump ora teme Haley più di DeSantis. E passa all'attacco

A pochi giorni dai caucus dell'Iowa, il tycoon rilancia un post che mette in dubbio l'eleggibilità dell'ex ambasciatrice all'Onu perché figlia di immigrati indiani

Donald Trump e Nikki Haley  - (Afp)
Donald Trump e Nikki Haley - (Afp)
10 gennaio 2024 | 13.24
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A pochi giorni dai caucus dell'Iowa, Donald Trump e il suo team elettorale cambiano punto di vista sul principale avversario delle primarie repubblicane, prendendo di mira Nikki Haley. Questo è per l'ex ambasciatrice all'Onu di Trump il riconoscimento ufficiale dello slancio positivo registrato negli ultimi tempi della sua candidatura, dopo che per tutto lo scorso anno l'ex presidente ha visto unicamente in Ron DeSantis l'unico avversario da temere, e quindi attaccare.

Gli ultimi sondaggi hanno invece mostrato un'innegabile avanzata della repubblicana, in particolare in New Hampshire dove, il 23 gennaio, si terranno le prime vere e proprie primarie. Secondo un nuovo rilevamento della Cnn, il vantaggio di Trump sull'ex governatrice della South Carolina è sceso sotto il 10% cento. Lo staff dell'ex presidente considera infatti che per essere sicuri di aggiudicarsi la nomination entro la metà di marzo, come prevedono i loro piani, in queste prime tornate elettorali Trump deve vincere con un vantaggio sopra il 10%.

Così, sottolinea oggi la Cnn, il team di Trump sta prendendo molto seriamente l'ascesa di Haley - anche se l'ex presidente continua a godere di un ampio vantaggio in altri stati - e lo stesso tycoon ha cominciato a prendere di mira la sua ex ambasciatrice, in particolare sull'immigrazione, cercando di descriverla come debole su questo fronte.

In particolare, in una mail inviata a tutti gli elettori del New Hampshire viene ricordato come Haley si oppose al 'travel ban', il controverso divieto di ingresso ai cittadini di diversi Paesi musulmani che Trump impose appena arrivato alla Casa Bianca. E che promette di reintrodurre una volta tornato alla presidenza.

Inoltre Trump ha attaccato la repubblicana - che sta ricevendo il sostegno di molti conservatori, tra i quali gli influenti fratelli Koch, per le maggiori chance che avrebbe con indipendenti, minoranze e donne - definendola un prodotto dell'establishment: "Nikki Haley è sempre stata nella tasca dell'establishment delle frontiere aperte - ha detto in un recente comizio - è una globalista, le piace il globo, io sono per l'America first".

E non mancano colpi ancora più bassi: su Truth Social, Trump ha infatti rilanciato l'articolo di un sito di estrema destra che afferma che Haley non sarebbe eleggibile alla presidenza perché quando è nata negli Stati Uniti i suoi genitori non avevano ancora ottenuto la cittadinanza. Affermazione chiaramente falsa, dal momento che chi nasce sul territorio americano è cittadino americano a tutti gli effetti. Attacchi che ricordano le bugie razziste che Trump ha diffuso per anni contro Barack Obama, riguardo al fatto che non fosse un presidente legittimo perché non nato negli Stati Uniti.

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